Ascona elabora un concetto di riduzione dei consumi, senza sacrificare del tutto la scenografia natalizia
Trovare un equilibrio tra le esigenze di risparmio energetico e quelle turistiche. Il Comune di Ascona ha eseguito il complesso esercizio e martedì sera il sindaco Luca Pissoglio e il municipale Stefano Steiger hanno presentato i risultati al Consiglio comunale. «Un lavoro analitico portato avanti con le nostre aziende acqua ed elettricità – ha affermato Pissoglio –. Siamo una località turistica e anche la stagione 2022 ha dato ottimi risultati; ma allo stesso tempo siamo sensibili all’ambiente e con strategie a lungo termine abbiamo ridotto le emissioni di CO2». L’elenco è lungo: auto elettriche, pannelli solari, lampioni a led, rete termica, colonnine di ricarica e altro ancora.
Per l’inverno alle porte si tratta però di trovare soluzioni a corto termine. «Dobbiamo adottare misure di risparmio puntuali. Ad esempio abbiamo ridotto dal 60 al 40 per cento l’intensità dell’illuminazione pubblica a led, laddove era possibile farlo senza compromettere la sicurezza. Simile il discorso per le luminarie natalizie: impensabile eliminarle, visto che fanno parte dell’attrattività del borgo durante il periodo festivo. Quindi, accenderemo unicamente viale Monte Verità, il nucleo storico e la piazza. Ma con un orario ridotto e con lo spegnimento a mezzanotte. Il minor consumo previsto sarà del 56 per cento, pari a 11mila 500 kW/h, che equivale al consumo di 2,6 economie domestiche. Non un granché, ma la finalità è soprattutto quella di sensibilizzare la popolazione sull’esigenza di ridurre i consumi».
Previsti pure interventi specifici e puntuali negli stabili comunali, a seconda delle esigenze e delle possibilità tecniche. In questo settore l’obiettivo è di tagliare i consumi del 20 per cento. Infine, da segnalare la distribuzione di opuscoli informativi alla popolazione.
Nel corso della seduta il Consiglio comunale ha quindi accordato al Municipio alcuni crediti. Il primo, di 47mila franchi, servirà per la nuova regolamentazione stradale lungo via delle Scuole e via Stefano Franscini. Il sindaco ha spiegato l’iter che ha portato a questa prima fase del progetto, con l’obiettivo di rendere le strade più sicure per gli alunni. Una seconda fase, ancora da progettare, porterà a interventi più incisivi di carattere urbanistico. «L’intento è spingere le famiglie a ridurre l’utilizzo dei veicoli a motore per accompagnare i figli a scuola, favorendo gli spostamenti a piedi o in bicicletta». Bocciato dai consiglieri l’emendamento della Commissione edilizia che suggeriva di modificare da subito il calibro dell’accesso di una delle strade che portano al comparto scolastico. Il Legislativo ha quindi aderito alla proposta municipale con voto unanime. Stessa sorte per gli altri crediti: 122mila franchi per la sostituzione dell’illuminazione pubblica in via Buonamano e viale Monte Verità con tecnologia Led e 270mila franchi per sostituire le casse ai quattro posteggi comunali. Infine, è stato sottoscritto il nuovo contratto di locazione per l’affitto di Casa Serodine, di proprietà del Patriziato, da parte del Comune.
Al capitolo interpellanze, il municipale Steiger ha risposto a Valerio Sala (Gruppo rosso verde + Forum Alternativo) sull’utilizzo dei fuochi artificiali. In sostanza, elencando i risulti di uno studio fatto eseguire a Zurigo, ha fatto notare che nell’ambito di feste e manifestazioni la produzione di CO2 causata da esibizioni pirotecniche è da considerarsi accettabile ed è poca cosa. Per il borgo, gli spettacoli (tra quelli privati e quelli pubblici) sono 5-6 ogni anno (una paio nell’ultimo biennio, causa Covid). Quello solitamente organizzato dall’Associazione manifestazioni Ascona (Ama) per il primo d’agosto non si farà più: «La nuova disposizione dei tavolini sulla piazza non lo consente – ha spiegato Steiger –. Sarà sostituito da giochi d’acqua e da spettacoli con altre tecnologie in piazzale Torre». Resteranno i fuochi d’artificio del 1° gennaio: «Per il Municipio vanno bene e non intendiamo rinunciarvi».
Sostituire la pirotecnica tradizionale con i droni? Per lo stesso municipale, oltre alle difficoltà tecniche, ci sono costi alti, da due o tre volte superiori. Insostenibili per l’Ama, che finanziariamente non potrebbe affrontarli.