Dallo studio assegnato alla Supsi nel 2015 alle misure urgenti per tagliare i consumi di elettricità
Losone non è stato colto del tutto impreparato dalle sfide in ambito energetico con cui sarà confrontato il Comune nei prossimi mesi. Già nel 2015 il Municipio aveva assegnato alla Supsi un mandato per l’allestimento di un piano energetico comunale. Il lavoro del gruppo di ricerca dell’Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito ha permesso di definire una strategia per aumentare la produzione locale di energia e ridurre i consumi. Sulla base di questo piano, all’inizio del 2020 è stata introdotta una serie d’incentivi per promuovere l’efficienza energetica, l’impiego delle energie rinnovabili e la mobilità sostenibile. «La popolazione ha risposto fin da subito positivamente alla nostra iniziativa – afferma il sindaco Ivan Catarin –. Penso che i progressi che sono stati fatti negli ultimi anni grazie agli incentivi ci mettano in una posizione migliore per quest’inverno».
Il Piano energetico comunale è un ambizioso progetto con una prospettiva a lungo termine. Gli obiettivi posti dalla Supsi arrivano, infatti, fino al 2035 e oltre. L’attuale situazione del mercato energetico ha, quindi, indotto il Municipio losonese ad attivarsi e valutare delle misure di risparmio energetico da implementare nel breve e medio termine in relazione all’evoluzione dei costi dell’energia. «Anche se a Losone il gas naturale svolge un ruolo insignificante, come del resto per tutto il Locarnese, le difficoltà sul mercato europeo si rifletteranno inevitabilmente anche su di noi – indica il sindaco –. Il nostro Esecutivo sta in particolare esaminando dei provvedimenti che possano essere introdotti rapidamente, ma soprattutto senza mettere a rischio la sicurezza pubblica e il lavoro dell’amministrazione comunale. A questo proposito prevediamo di organizzare un incontro con la Ses, di cui il Comune è uno dei più importanti azionisti, per valutare più nel dettaglio le soluzioni a disposizione». Nel frattempo, il Municipio ha già deciso di rinunciare alle tradizionali luci natalizie e di ridurre l’illuminazione pubblica durante gli orari notturni. Una scelta in linea con quanto già attuato dall’Erl (Energie rinnovabili Losone Sa), l’azienda che gestisce la centrale termica a cippato di cui il Comune è proprietario per un terzo, che ha sospeso fino a nuovo avviso l’illuminazione notturna della sua distintiva torre.
Il Comune sta anche procedendo a una verifica delle misure che possono essere messe in atto immediatamente all’interno degli stabili comunali. Inoltre, sarà affidato un mandato esterno a uno specialista per allestire un protocollo di comportamento per le scelte individuali del personale. Tuttavia, il Municipio è convinto che l’introduzione di misure straordinarie non deve distogliere dagli obiettivi a lungo termine posti dal Piano energetico comunale. «Un vero risparmio energetico non può essere limitato solo al contenimento e alla riduzione dei consumi quotidiani – conclude Catarin –. È fondamentale proseguire con il risanamento degli edifici e gli investimenti nelle fonti energetiche locali». Gli incentivi comunali sostengono in particolare il rinnovo energetico degli stabili e l’installazione di termopompe e impianti solari termici e fotovoltaici. In ambito d’indipendenza energetica il Comune ha fatto importanti passi avanti proprio con la già citata Erl. La centrale termica, una delle più grandi del Cantone, serve oltre 70 utenti, tra cui grosse industrie, commerci e anche le scuole comunali, che quest’inverno avranno il riscaldamento garantito grazie all’uso di legna locale.
Anche Ascona sta lavorando sulle possibilità di risparmio di energia elettrica. «Il Municipio è in attesa del rapporto dell’Ufficio energia del comune – spiega il sindaco Luca Pissoglio –. Un rapporto che ci permetterà di capire quali siano le misure più efficaci per ottenere una riduzione dei consumi».
Ricordiamo che Ascona ha la sua azienda elettrica comunale, che distribuisce l’energia a oltre settemila clienti/utenti. Per ciò che concerne l’illuminazione pubblica, su tutto il comprensorio vi sono circa 1’750 punti luce, che – specifica Pissoglio – sono quasi tutti dotati di tecnologia Led.
E per quanto concerne le tariffe? «Quelle per il 2022 le abbiamo pubblicate alla fine dello scorso mese di agosto. Gli aumenti ci saranno, ma minori di quelli applicati da altre aziende ticinesi. Il rincaro, per quanto ci concerne, si attesta attorno al 25-28 per cento. Va detto che il 75 per cento dell’elettricità arriva dall’Azienda elettrica ticinese (il prodotto è "Aet blu"), tramite un contratto firmato tempo fa e che è ancora in vigore. Ciò che ci permette di contenere il caro energia». Pissoglio, in conclusione, annuncia che nei prossimi giorni il Municipio fornirà informazioni dettagliate sia sulle tariffe elettriche sia sulle misure di risparmio che il Comune intende adottare.