Le misure di risparmio energetico proposte dal Municipio, tra luminarie natalizie, patinoire e stabili pubblici. Creata una ‘Cellula di crisi’
La carenza di energia e i possibili problemi di fornitura che ne deriveranno, stanno mobilitando gli enti pubblici locali. Anche il Comune di Gambarogno, come altri in Ticino, ha deciso di agire: "Per superare tranquillamente l’inverno – indica il Municipio in una recente informativa – è importante evitare sin d’ora di sprecare energia preziosa". La Confederazione ha formulato raccomandazioni per ridurre i consumi, e a livello comunale il Municipio intende "attuare delle misure per contribuire in prima linea al risparmio, cercando di dare il buon esempio".
Per prima cosa verrà istituita una "Cellula di crisi", con il compito di "approfondire l’evoluzione della situazione legata alla penuria energetica, le diverse tematiche e i problemi correlati, sottoponendo all’esecutivo possibili misure da attuare e supportandolo nelle relative decisioni".
Per gli stabili pubblici, indica ancora il Municipio, si sta attuando "un piano di riduzione dei consumi negli edifici amministrativi, comprese le scuole, impostando gli impianti di riscaldamento a una temperatura interna di circa 19 gradi. Il personale sarà sensibilizzato a evitare sprechi di energia elettrica. Per le strutture, gli stabili e i locali inutilizzati, o usati saltuariamente, compresi i servizi igienici aperti durante il periodo invernale, il riscaldamento sarà ridotto al minimo necessario".
C’è pure altro: "Rinunceremo a installare l’illuminazione natalizia e quella decorativa di edifici pubblici e storici. Ciò nonostante, per mantenere un minimo di spirito natalizio, saranno mantenute delle ridotte luminarie sulla casa comunale". E ancora: al Centro sportivo a Magadino "l’apertura della pista di ghiaccio sarà ridotta di quattro settimane, limitandola al periodo dal prossimo 3 dicembre al 29 gennaio 2023. L’illuminazione dei campi da calcio sarà utilizzata il minimo indispensabile".
Per quanto riguarda i lampioni, il Municipio gambarognese segnala: "Il Cantone ha preavvisato negativamente la possibilità di spegnere l’illuminazione pubblica, nelle fasce orarie dall’una di notte alle cinque del mattino, in quanto vi sono luoghi pubblici, tra cui anche passaggi pedonali, che per motivi di sicurezza e legali devono rimanere illuminati. Nella consultazione portata avanti dalle società distributrici di energia elettrica, la maggior parte dei Comuni ha evidenziato che lo spegnimento dei punti luce causerebbe una percezione di minor sicurezza da parte dell’utenza, a fronte di risparmi energetici comunque modesti".
In conclusione, rivolgendosi alla popolazione: "La situazione che stiamo vivendo ci pone di fronte a nuove sfide; forti della convinzione che uniti possiamo fornire un contributo importante, esprimiamo la nostra più sentita riconoscenza per la collaborazione e per la sensibilità che, siamo certi, riporrete nel risparmio energetico".