Visita guidata su cultura architettonica e sviluppo insediativo per il 50esimo anniversario del Premio Wakker di Patrimonio Svizzero
Dal 1972, il Premio Wakker rende onore ai Comuni che hanno promosso uno sviluppo urbanistico di qualità, unendo il rispetto della sostanza architettonica storica alle esigenze ambientali e alla qualità architettonica delle nuove costruzioni. Per il 50esimo anniversario, quest’anno, più di sessanta manifestazioni in tutta la Svizzera gettano uno sguardo retrospettivo e prospettivo sul premio. Un’occasione per comprenderne il senso alla luce del passato e pensare il suo significato in relazione alle sfide territoriali attuali, ai mutamenti intervenuti a livello urbanistico, economico e sociale.
Nel nostro cantone la Società Ticinese per l’Arte e la Natura (STAN) ha concepito un programma composto da una conferenza introduttiva di Sabrina Németh, ex capoprogetto del Premio Wakker, tenutasi lo scorso 16 maggio a Bellinzona e da un blocco di approfondimento costituito da sette visite guidate ai comuni di Avegno, Monte Carasso, Bellinzona, Fusio, Rovio, Ronco sopra Ascona e Chiasso. La scelta di questi insediamenti, oltre ai due comuni premiati di Avegno e Monte Carasso, verte sulle loro caratteristiche territoriali, che rappresentano peculiarità, temi e sfide esemplari e rilevanti per il Ticino e la Svizzera, quali le grandi aggregazioni dei centri d’agglomerato, il turismo, le residenze secondarie, lo spopolamento, la qualità del paesaggio e degli insediamenti.
Per il penultimo appuntamento, domenica 18 settembre, l’architetto e urbanista Sabrina Németh terrà una conferenza per immagini seguita da una visita guidata al villaggio di Ronco sopra Ascona, che fungerà da caso studio per analizzare e approfondire sfide di grande attualità. Il fenomeno dello spopolamento dei nuclei storici nei piccoli comuni periurbani e montani, l’erosione socio-economica e le mutate dinamiche turistiche richiedono soluzioni innovative che esulano dalla gestione ormai obsoleta dei classici strumenti pianificatori.
Residente a Ronco s/Ascona da 40 anni, la relatrice, esperta nello sviluppo di strategie di valorizzazione per edifici storici e rivitalizzazione di insediamenti, ideatrice e promotrice dal 2008 di uno studio interdisciplinare per il comune di Ronco, illustrerà la storia e l’evoluzione urbana del piccolo comune lacustre, mostrando le potenzialità e le occasioni mancate: una riflessione su come si sarebbe potuto e dovuto pianificare il territorio e come invece è realmente evoluto.
Nello specifico, verranno evidenziate le pregiate peculiarità topografiche, urbanistiche, architettoniche e culturali della località, come pure gli interventi deturpanti e le errate scelte pianificatorie che hanno portato al suo graduale declino. Specchio di una cultura del territorio perduta oltre 60 anni fa, guardando anche alla legge della pianificazione territoriale e all’evoluzione del Piano regolatore comunale, si metterà in luce il nesso diretto tra degrado paesaggistico-architettonico e degrado socio-economico e si presenteranno strumenti e misure volti a garantire uno sviluppo qualitativo dell’abitato.
La conferenza introduttiva si concluderà gettando uno sguardo su possibili strategie qualitative per l’immediato futuro, imprescindibili per indirizzare lo sviluppo di Ronco s/Ascona su vie sane e sostenibili.
L’analisi del mandato di studio in parallelo "Una visione unitaria per cinque spazi pubblici", eseguito nel 2021, e le recenti scelte procedurali e pianificatorie che ne sono scaturite permetteranno di evidenziarne l’impostazione inadeguata e il risultato poco soddisfacente ai fini dello sviluppo futuro del centro paese. Spiegando quali sarebbero gli strumenti e le scelte idonei per risolvere la problematica, i cittadini, le autorità locali e tutti i partecipanti all’incontro potranno comprendere quali sono gli aspetti centrali di cui tener conto per una corretta impostazione di procedure di valorizzazione del territorio e dei relativi processi partecipativi.
L’appuntamento è per domenica 18 settembre, dalle 14.15 alle 17, con ritrovo sulla Piazza del Semitori. La visita guidata – in italiano e con entrata gratuita – comprende anche giardini e case private. È necessario iscriversi entro il 17 settembre, inviando un’e-mail a sabrina.nemeth@gmail.com.