L’Associazione sportiva preoccupata per le mire pianificatorie del Municipio per la zona dei Saleggi, con il sacrificio del campo da calcio (e del club)
Si può ben capire la reazione stizzita dell’As Tegna di fronte alla prospettiva della sparizione del "mitico" campo di calcio ai Gabi. L’idea del Municipio di Terre di Pedemonte, nell’ambito della nuova pianificazione della zona dei Saleggi, è togliere di mezzo il campo sportivo e creare al suo posto una superficie di svago. La variante di Pr andrà al voto in autunno, ma, come anticipato su queste pagine, non mancano le reazioni preoccupate. Fra esse, quella dell’Associazione Golene Terre di Pedemonte, altre patriziali e, appunto, quella del sodalizio sportivo, con cui il Municipio ha avuto uno scambio epistolare.
"Non possiamo nascondere la nostra delusione nel dover prendere atto delle intenzioni del Municipio tramite un avviso all’albo o sul Foglio ufficiale, piuttosto che durante un incontro informativo fra le parti", scriveva l’As Tegna del presidente Marco Titocci, primo rappresentante del club, esistente dal 1943. Poi chiedeva se non vi fossero altre aree da destinare alla prevista compensazione per rimboschimenti e/o recuperi di zone agricole, e domandava "con quale criterio di priorità" sia stato identificato il campo sportivo "piuttosto che altri fondi meno frequentati e decisamente più consoni allo scopo della variante". Visto inoltre che il Municipio si propone di destinare l’area dei Gabi da zona per edifici e attrezzature di interesse pubblico a zona per il tempo libero e area di svago, "è nostra opinione – rilevava il comitato – che un campo sportivo utilizzato per il gioco del calcio a livello amatoriale, senza assolutamente alcuno scopo di lucro, è da ritenersi uno svago o attività per il tempo libero". Non vi sarebbe quindi alcun motivo per modificare la destinazione dell’area. "La nostra società è viva e ha tutte le carte in tavola per continuare imperterrita a svolgere tutte le attività statutarie, come facciamo da 79 anni a questa parte – si leggeva ancora –. Nel luglio del ’23 raggiungeremo il ragguardevole traguardo degli 80 anni di attività ininterrotta, 70 dei quali giocati sul terreno dei Gabi di Tegna. L’eliminazione del campo sportivo, e la conseguente e inevitabile sparizione della nostra associazione, comporterebbe anche altre conseguenze. Essendo infatti cofondatori e società mantello del Raggruppamento Giovani calciatori circolo della Melezza, unitamente ai nostri cugini dell’Unione sportiva Verscio, se una delle due società dovesse venir chiusa con le relative infrastrutture, a sua volta sarebbe a rischio anche il Raggruppamento allievi, che vanta anch’esso una tradizione ormai pluridecennale. Una grave perdita per i giovani delle Terre di Pedemonte!".
Senza dimenticare che alla sopravvivenza dell’As Tegna è subordinata l’organizzazione del locale carnevale, e che alle infrastrutture al campo si deve la custodia del materiale necessario per altri eventi, in un contesto oltretutto privato da alcuni anni del Gruppo Ricreativo Tegna. Infine, l’Associazione sportiva affrontava il tema della fusione con l’Us Verscio: "Si tratta di un’ipotesi che non vogliamo escludere e che prima o poi arriveremo sicuramente a intavolare. Tuttavia, a causa dell’iter necessario imposto dalla Federazione calcistica nazionale, per arrivare a ottenere l’unificazione il processo è lungo e piuttosto complesso; quindi necessita di molto tempo per l’elaborazione (2-3 anni di lavoro)". In ogni caso, "i tempi non sono ancora maturi, in quanto risultano ancora alcune divergenze di opinioni". In conclusione, il sodalizio chiedeva al Municipio di "valutare possibili alternative alla variante di Pr", la quale "venga elaborata considerando il mantenimento del campo da calcio".