Il rifugio di montagna, di proprietà del locale patriziato, dopo l’ampliamento è ora pronto ad accogliere gli escursionisti della Via Alta Vallemaggia
La Via Alta Vallemaggia ha una capanna in più. È stato infatti inaugurato ieri a 1’843 m, il rifugio Alp da Canaa di proprietà del Patriziato di Lodano. Ai festeggiamenti hanno preso parte, oltre alle autorità locali e cantonali, anche un nutrito gruppo di 400 (e più) appassionati e amici della montagna. Alla cerimonia era presente il consigliere di Stato Norman Gobbi che, durante il suo discorso ufficiale, ha ricordato l’importanza dei patriziati nel delicato compito di ravvivare i territori montani e la loro identità.
"Un ponte fra passato e futuro che consolida il legame con la terra e che, grazie agli interventi svolti, risolleva le regioni periferiche", ha affermato invece Giacomo Garzoli presidente dell’Ente regionale per lo sviluppo del Locarnese e Vallemaggia. A fargli eco, il presidente del Patriziato di Lodano Christian Ferrari che, ripercorrendo i fatti salienti dell’ente, ha ribadito come la giornata di ieri rappresenti "l’ultimo tassello di un percorso durato più di dieci anni che ha permesso di concretizzare la nuova visione voluta dal Patriziato di Lodano per la sua Valle". Infatti dapprima vi è stato il progetto di Riserva forestale, poi un progetto di valorizzazione paesaggistica, la creazione di un infopoint dedicato alla valle e, lo scorso luglio, l’iscrizione sulla Lista del Patrimonio mondiale Unesco delle antiche faggete.
L’alpe Canaa è stato caricato fino agli anni 70. Nel 2006 gli spazi sono poi stati sistemati per la continuazione delle attività agricole e nel 2014 la struttura è stata adibita a capanna alpina con la creazione di dieci posti letto.
L’ampliamento della struttura di montagna si è reso necessario sia per far fronte alle esigenze generate dalle iniziative patriziali di valorizzazione territoriale sia a seguito della decisione da parte dell’Associazione Via Alta Vallemaggia di prolungare il Trekking originale
Cimetta-Fusio in uno circolare attorno a tutta la Vallemaggia. Ciò ha reso necessario disporre di una struttura adeguata dal punto di vista logistico ma anche degli spazi, con l’aggiunta di posti letto per far fronte all’aumento del numero di passaggi degli escursionisti.
Il progetto di ampliamento ha permesso di ripristinare una vecchia cascina nel rispetto delle caratteristiche del luogo con la creazione di una struttura moderna con dodici posti letto ubicati in due stanze, dei box per la sistemazione degli effetti personali, un servizio, due docce, un grande lavabo comune; un locale per i guardiani.
Nelle due cascine attigue, già esistenti, oltre alla camerata di otto posti letto è stato creato un nuovo spazio cucina comunicante con il grande refettorio. I lavori di ristrutturazione portati a termine in poco più di sei mesi effettivi hanno richiesto un investimento di circa 820’000 franchi. Gli interventi sono stati resi possibili grazie a numerosi finanziatori, in particolare l’Ufficio per lo sviluppo economico, il Fondo di aiuto patriziale, l’Associazione Alpinfra e il Comune di Maggia.
La nuova capanna è ora pronta ad accogliere in grande stile gli amanti della montagna.