Locarnese

Losone, ridimensionato il progetto di via Locarno

Lavori per oltre tre milioni di franchi. Il cantiere dovrebbe iniziare nel 2024 (o nel 2025)

La porta d’ingresso
(Ti-Press)
13 giugno 2022
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L’esproprio di un terreno di 240 metri quadrati (per una spesa totale di 150mila franchi a carico del Comune) all’incrocio della Patrizietta. Il tema sarà discusso dal Consiglio comunale convocato lunedì 20 giugno. Il Municipio (presenti il sindaco Ivan Catarin e Daniele Pinoja) ha incontrato i giornalisti per spiegare i temi della seduta di legislativo.

Per quanto riguarda l’esproprio – ha affermato Pinoja –, si tratta di un sedime già utilizzato da decenni come marciapiede e strada. Ora i proprietari (una Ppp) hanno chiesto al Comune di comprarlo. «Un caso classico – ha affermato il municipale –. Ci sono tanti altri piccoli appezzamenti di privati che negli anni sono stati usati per strade e progetti di viabilità. Se i proprietari chiedono di regolare la questione, di solito proponiamo o una cessione gratuita all’ente pubblico mantenendo intatti gli indici di sfruttamento, o una vendita a un prezzo di mercato. Negli anni Ottanta molte situazioni erano state sistemate, altre sono però tuttora in sospeso».

I futuri lavori di via Locarno (previsti da anni e condotti dal Cantone) comporteranno diverse espropriazioni. A che punto stanno le cose? «Il progetto è in pubblicazione – ha risposto Pinoja –. Il progetto però è stato ridimensionato, proprio per le difficoltà legate ad alcune espropriazioni, in particolare di aree adibite a posteggi per alcuni caseggiati». In sostanza, scendendo dalla rotonda di via Mezzana verso Ponte Maggia, saranno realizzati sui lati marciapiedi alberati (quello sulla sinistra anche a uso pista ciclabile); al centro il sedime stradale a due corsie di marcia, affiancato sulla destra da un corsia riservata ai bus, che fungerà pure da ciclopista. L’investimento ammonta a oltre tre milioni di franchi, che saranno coperti anche con sussidi federali e crediti PaLoc. L’inizio dei lavori è previsto nel 2024 o nel 2025.

È invece dietro l’angolo il cantiere per sistemare le fermate bus, con nicchia riservata, ai due lati di via Locarno, all’altezza di Ponte Maggia. Il primo colpo di pala è fissato al termine delle prossime vacanze dell’edilizia, in agosto.

«Nello stesso periodo – ha preannunciato il sindaco – partiranno anche gli scavi per la nuova casa comunale, con centro civico. Attualmente gli operai stanno smantellando i prefabbricati. Poi arriveranno gli escavatori. I costi per queste prime opere, già deliberate, sono addirittura più bassi del preventivo. Anche le opere di capomastro, per le quali già sono rientrate le offerte, sono in linea con il credito che ci ha concesso il Consiglio comunale».

Conti 2021, un leggero utile

Catarin ha pure presentato ai rappresentanti dei media i conti consuntivi 2021, che chiudono con un leggero utile (227mila franchi): 25,9 milioni alle uscite e 26,1 milioni alle entrate. Un risultato giudicato positivo dalle autorità, anche perché l’anno passato è stato contrassegnato dalla pandemia di Covid-19: «Le maggiori spese sostenute dal Comune ammontano a 250mila franchi – ha ricordato il sindaco –. I buoni che gli abitanti potevano acquistare, come incentivo all’economia locale, ci sono costati circa 240mila franchi. Hanno generato un movimento di 800mila franchi».

Il paventato aumento dei tassi d’interesse sui prestiti bancari vi preoccupa? «Recentemente siamo riusciti a bloccare alcuni prestiti (per un totale di otto milioni di franchi) a tassi ancora sotto l’uno per cento. Per i rinnovi futuri dovremo valutare attentamente le offerte, con diverse scadenze. Va detto, comunque, che il debito pubblico di Losone è nella media cantonale, attestandosi sui 2’940 franchi pro capite. Per il periodo 2022-2026 abbiamo previsto circa 34 milioni di franchi di investimenti, ma non so la cifra sarà poi confermata nei fatti. La priorità, ovviamente, va alla futura casa comunale, con autosilo, piazza e sistemazione dell’intera superficie, che acquisirà la funzione di zona d’incontro e di aggregazione». Per il moltiplicatore d’imposta, il Municipio propone di mantenerlo al 90 per cento, stabile anche per i prossimi anni.

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