Con la collaborazione del Coro Lirico di Lugano, il gruppo locarnese terrà due concerti per il fine settimana dell’Ascensione
Dopo il successo ottenuto lo scorso 23 aprile con la presentazione della ‘Sonnambula’ di Vincenzo Bellini al Palexpo di Locarno (Fevi) il Coro Calliope di Locarno e Ascona prosegue la sua collaborazione con il Coro Lirico di Lugano.
Il weekend dell’Ascensione – venerdì 27 e sabato 28 maggio – vedrà le due corali di nuovo riunite nel Locarnese: venerdì dalle 20.30 in Sant’Antonio a Locarno e sabato (stesso orario) nella Chiesa del Collegio Papio di Ascona. ll programma dei concerti è incentrato su brani di musica lirica (Bellini, Mascagni, Rossini, Verdi), ma vi è spazio anche per brani di musica classica contemporanea (Antognini, Miskinis, Whitacre) e un brano di musica sacra di Tchaikovksy. Il concerto sarà suddiviso in tre momenti: una prima parte con i brani presentati dal Coro Calliope, una seconda parte con i brani presentati dal Coro Lirico di Lugano e una parte finale che vedrà le due corali assieme sul palco.
La direzione del Coro Calliope è affidata alla maestra Esther Haarbeck, in carica dal 2002. Il Coro Lirico è diretto dal maestro Andrea Cupia dal 2006, anno in cui è stato fondato. I solisti sono le soprano Minji Kim, Esther Haarbeck, Luana Pangallo e Loredana Bistoletti Kehdi e Gianni Quattrini (tenore). Al pianoforte Konstantin Saltykov.
Nel 2023 il coro Calliope festeggerà le sue prime 100 candeline. Il programma è in preparazione: oltre a diversi concerti sono in progetto una mostra e una collaborazione con le scuole. Nonostante le sue origini legate alla comunità evangelica, con la quale prosegue una costruttiva collaborazione, il coro oggi è laico, aperto a tutti ed è composto da 35 coriste e coristi. Il repertorio comprende opere dal periodo barocco al contemporaneo, con brani sia a cappella sia con accompagnamento strumentale.
Nel suo percorso, il Coro Calliope coltiva collaborazioni e collegamenti con suoni e generi diversi: dalla musica antica alla classica, toccando tempi e temi lontani e vicini; con riferimenti al canto gregoriano, alla letteratura meno nota, al jazz, al pop e ai suoni e agli stili attuali. Il ticinese Ivo Antognini, l’argentino Martín Palmeri e l’inglese John Rutter sono tre degli autori contemporanei maggiormente interpretati.