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Minusio, non referendabile il credito per la fermata Tilo

Regolare ma solo parzialmente ricevibile la domanda referendum contro il progetto Ffs promossa dall’ex vicesindaco Tiziano Tommasini

Tiziano Tommasini, promotore della domanda di referendum
(Ti-Press)
19 aprile 2022
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La fermata Ffs-Tilo a Minusio è salva. Lo ha stabilito il Municipio dovendo statuire sulla domanda di referendum presentata dall’ex vicesindaco Tiziano Tommasini. Domanda che è stata ritenuta regolare (772 firme valide sulle 827 raccolte, quando ne servivano 731) ma solo parzialmente ricevibile.

Il perché, il Municipio del sindaco Felice Dafond lo ha motivato con il fatto che è referendabile unicamente la parte di credito (342mila franchi) riguardante le opere di valorizzazione e di arredo stradale di via Verbano e via Remorino, ma non quella (550mila franchi) inerente alla realizzazione del nodo ferroviario Tilo. Questo "poiché trattasi di una spesa determinata, fissata dal Consiglio di Stato il 5 maggio 2021, in applicazione degli articoli 22, 23 e 30 della Legge sul trasporto pubblico, il cui principio e la cui portata sono stabiliti dal diritto cantonale secondo precisi criteri e che è assolutamente necessaria per l’attuazione del progetto delle Ffs, inserito nel PALoc2".

Questa spesa, ha aggiunto l’esecutivo di Minusio, "è prescritta nel suo principio dalla legislazione cantonale e ha pertanto natura vincolata poiché essa è stata predeterminata e acquisita in via definitiva da una decisione base di rango superiore, di cui ne costituisce il corollario necessario".

Ergo, la battaglia che Tiziano Tommasini ha voluto combattere contro un progetto sviluppatosi mentre l’ex vicesindaco ancora sedeva in Municipio – ma al quale si sarebbe sempre detto contrario – è stata persa. Non tanto per disinteresse da parte della popolazione sollecitata a sostenerla nell’ambito della raccolta di firme, quanto per un motivo formale.

La domanda di referendum era stata lanciata con lo slogan "No alla fermata Ffs-Tilo. Salvaguardiamo Rivapiana" e si riferiva al credito complessivo di 895mila franchi votato dal Consiglio comunale il 24 gennaio di quest’anno. Credito che si divideva appunto in due parti: 550mila franchi quale partecipazione massima del Comune alla realizzazione della fermata ferroviaria in zona Remorino (su una spesa totale di 5,7 milioni), più 342mila franchi per opere annesse di valorizzazione e arredo stradale su via Verbano e via Remorino, oltretutto cofinanziato in misura del 50% dalle Ferrovie federali svizzere.

Tommasini, contrario in primo luogo alla fermata Tilo, riteneva che il Municipio di cui faceva parte avesse sottovalutato l’importanza di maggiormente coinvolgere la popolazione nel progetto; progetto che ritiene di fatto inutile per Minusio, ma anche soggetto a forte rischio di speculazione edilizia indotta. Tommasini aveva chiarito di non contestare la politica intrapresa dalla Confederazione per agevolare l’uso della rotaia, ma considerava «opportuno che queste strutture siano servite in modo ottimale, senza sconvolgere le zone pregiate; inoltre, devono essere coordinate con altri servizi pubblici (bus, posteggi, percorsi pedonali e ciclabili)».

Tutte argomentazioni buone per le oltre 700 persone che le hanno sottoscritte in Comune, ma che avevano fatto alzare qualche sopracciglio a livello politico e non solo. Fra chi si era detto «sorpreso e perplesso» dalla decisione dell’ex collega di lanciare una crociata contro la fermata, il sindaco stesso, Felice Dafond, che aveva in primo luogo espresso più di un dubbio sulla ricevibilità della domanda di referendum. Quanto alla contestazione del credito di 342mila franchi per valorizzazione e arredo di via Verbano e via Remorino, Dafond aveva detto di ritenerla «oltre che inopportuna, anche un autogol», visto che all’opera progettata da Michele Arnaboldi Architetti Sagl «si aggiungono gli sforzi compiuti per garantire un adeguato inserimento architettonico e paesaggistico della fermata. Minusio ha chiesto la creazione di aree verdi, la piantumazione di arbusti e alberature, nonché un disegno architettonico di qualità». Ma sarà proprio questa, la parte di credito che dovrà o potrà passare dalle forche caudine di un voto popolare. A questo proposito, l’esecutivo ha comunicato che l’assemblea dei cittadini sarà convocata al voto domenica 25 settembre 2022 "compatibilmente con eventuali procedure ricorsuali; se del caso, la data della votazione verrà fissata ulteriormente". Stando alla tempistica finora indicata, l’inizio dei lavori di realizzazione della fermata Ffs-Tilo di Minusio è previsto entro l’autunno di quest’anno, per consentirne la messa in servizio nel dicembre del 2023.