Locarnese

PaLoc 2 e 3, sì al messaggio senza il nodo intermodale

La commissione della Gestione del Gran Consiglio ha promosso la proposta-bis del Consiglio di Stato, emendata dai 15 milioni “muraltesi”

Anche mobilità lenta e trasporto pubblico nel pacchetto che va in Gran Consiglio
(Ti-Press)
14 febbraio 2022
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“Il messaggio in oggetto propone di realizzare numerose opere progettate nel contesto PALoc2 e PALoc3 che consentiranno il progressivo e decisivo miglioramento del trasporto pubblico e della mobilità lenta del Locarnese”. Ergo, sì senza ulteriori indugi al pacchetto di quasi 18 milioni di franchi per le 13 misure previste. È la “sentenza” della commissione Gestione e Finanze del Gran Consiglio (relatore Bixio Caprara) sull’importante messaggio governativo che già avrebbe dovuto passare a fine 2021, comprendendo anche i quasi 15 milioni di franchi necessari per la realizzazione del nodo intermodale alla stazione Ffs di Muralto, ma che era per così dire inciampato sull’annullamento governativo per vizi procedurali delle decisioni del Consiglio comunale di Muralto riguardanti proprio lo stesso nodo intermodale. Tutto, va ricordato, partiva dalle forti resistenze incontrate in Comune circa l’eventualità di far passare tutti i bus Fart da viale Cattori in direzione della stazione.

Nel suo rapporto unico, la commissione parlamentare ricorda appunto gli antefatti del messaggio previsto all’ordine del giorno della seduta di lunedì prossimo, 21 febbraio. Il primo e il secondo atto risalgono al 9 e al 10 novembre del ’21, quando dapprima la stessa Gestione aveva approvato il messaggio governativo originario, e il giorno dopo il Consiglio di Stato aveva accolto per vizi procedurali i ricorsi presentati a Muralto contro l’approvazione dei messaggi municipali sulla variante di Pr per l’intero comparto della stazione Ffs e il credito di costruzione per la pensilina grezza del futuro nodo intermodale. Una settimana dopo, il 17 novembre, il governo aveva conseguentemente deciso di ritirare il suo messaggio, mentre il Gran Consiglio aveva chiesto al Dipartimento del territorio di prepararne uno nuovo, togliendo i crediti per il nodo intermodale.

A caccia di un “piano B”

A dicembre, proprio per cercare di sbrogliare la matassa del passaggio da viale Cattori e cercare quelle alternative condivise auspicate dal Cantone, si era poi riunita la Delegazione di Autorità (l’organismo in cui sono rappresentati tutti gli “attori” che recitano nella grande pièce della stazione Ffs di Muralto). Ne erano uscite 4 possibili soluzioni: tirare dritto come previsto dal Mandato di studio in parallelo; procedere come sopra, ma senza i contenuti comunali nel terminal bus (copertura e piano interrato); idem, ma trovando un’alternativa al flusso del trasporto pubblico su viale Cattori; oppure ripartire da zero con un nuovo progetto. Si era convenuto di chiedere a un ingegnere del traffico se fosse ipotizzabile trovare alternative al transito dei bus lungo viale Cattori. La risposta era giunta qualche settimana dopo: si può fare, ma bisogna capire come riorganizzare gli spazi in stazione. Approfondimenti, stando a nostre informazioni, sono ancora in corso.

Nell’insieme, il messaggio che andrà ora al voto parlamentare riguarda investimenti per 17,97 milioni di franchi, sopportati dal Cantone nella misura del 47% (8,45 milioni di franchi circa), dai Comuni Cit (22,9%) e dalla Confederazione (22,7%). Nel contesto del PaLoc2 le opere sono il completamento del percorso ciclopedonale Zandone-Golino; la riqualifica, la messa in sicurezza e la priorizzazione dell’attraversamento del traffico lento tra il Debarcadero e Piazza Grande a Locarno; la formazione della corsia preferenziale per il trasporto pubblico su via Morettina a Locarno; la messa in sicurezza e la riqualifica dell’asse ciclabile Lungolago Motta-via Bramantino-via alla Morettina a Locarno; il completamento dell’itinerario ciclabile tra Tegna e Cavigliano; nonché la messa in sicurezza e la riqualifica di via Varenna a Locarno.

Poi ci sono le opere del PaLoc3. Riguardano gli stalli Bike&Ride presso le principali fermate del trasporto pubblico; il percorso ciclopedonale del Gambarogno (traversa della Pepa-Magadino e segmento Porto Gambarogno); il completamento e la messa in sicurezza della ciclopista Ponte Maggia-centro scolastico sull’argine di sponda destra della Maggia a Losone; il completamento e la messa in sicurezza della rete ciclopedonale nel comparto ex Cartiera a Tenero; la riqualifica multimodale dell’asse urbano principale a Tenero; e la progettazione stradale delle prossime opere previste nell’ambito del PaLoc3 e di cui non sono ancora stati completati i progetti di massima.