Il PaLoc3 prevede per quest’anno la distribuzione di cartine (probabilmente in concomitanza con SlowUp) dedicate alla mobilità lenta
Ciclopiste realizzate, in fase di costruzione o di progettazione: nell’agglomerato urbano del Locarnese in questi ultimi anni è stato fatto tanto e tanto altro verrà fatto in futuro. Alcuni percorsi sono ben noti e soprattutto ben frequentati. Un dato su tutti: a livello ticinese, stando alla scheda “Mobilità e trasporti in Ticino” redatta dall’Ufficio di statistica lo scorso mese di ottobre, il tratto ciclabile più utilizzato nel cantone (per numero di bici rilevate) è proprio quello di Locarno – nella zona della passerella sulla Maggia – con una media giornaliera di 1’433 passaggi e con una punta massima, registrata martedì 1° settembre 2020, di 3’820. Va anche detto che il Locarnese (con le sue valli) può vantare una rete ciclabile che si snoda su 84 chilometri.
Tuttavia non basta avere dei percorsi destinati solo alle due ruote. Occorre anche che gli stessi siano segnalati e indicati a dovere. E questo non è sempre il caso nella regione sulle sponde del Verbano. Non è raro, purtroppo, incrociare ciclisti su strade non adatte per i pedalatori quando, poco più in là, esiste una pista a loro dedicata. Nella bella stagione anche migliaia di turisti in sella si ritrovano allo sbaraglio.
Ma le cose cambieranno. Infatti, stando a un’apposita scheda del PaLoc3, quest’anno dovrebbe venir “messa in rete l’infrastruttura a destinazione della mobilità lenta, su scala di agglomerato, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità e la diffusione della conoscenza di tali infrastrutture fra la popolazione del Locarnese”.
Come? A spiegarlo è la stessa scheda che prevede “l’elaborazione di una Carta della mobilità lenta a scala di agglomerato, un piano cartaceo, ma soprattutto un piano su supporto digitale, costantemente aggiornato (pagina o sito internet) e facilmente accessibile, contenente tutte le informazioni riguardanti le infrastrutture esistenti a beneficio della mobilità lenta”. Tramite questi mezzi gli utenti saranno informati su fermate e linee dei trasporti pubblici, posteggi per biciclette alle fermate bus e in generale, rete di percorsi ciclabili, postazioni di bike-sharing e car-sharing, così come i punti di ricarica per i veicoli elettrici. E questi sono solo alcuni dei possibili contenuti. Il costo previsto, che comprende pure la progettazione della segnaletica per le ciclopiste, ammonta a circa 95mila franchi e sarà interamente a carico dei Comuni dell’agglomerato urbano (da Brissago a Cugnasco-Gerra), più Vallemaggia e Gambarogno.
L’opportunità – conclude la scheda – consiste nella diffusione su scala di agglomerato di informazioni pratiche e semplici per incitare la popolazione a muoversi per mezzo della mobilità lenta per gli spostamenti quotidiani o per lo svago di prossimità: “Un Piano di mobilità lenta rappresenta un’iniziativa innovatrice a scala ticinese e ben si presta per l’agglomerato del Locarnese, dove la morfologia del territorio (fondovalle) favorisce gli spostamenti a piedi o in bicicletta”.
Ti-Press
A che punto è la creazione della nuova cartina? «A suo tempo erano stati approvati i crediti per procedere con l’allestimento di questo importante strumento – spiega Fausto Fornera, vicepresidente della Commissione intercomunale dei trasporti (Cit) di Locarnese e Vallemaggia –. Su suggerimento dei servizi cantonali preposti, abbiamo proceduto seguendo l’esempio del Bellinzonese, utilizzando la stessa tipologia e lo stesso formato. Nella regione della capitale, la mappa tascabile era stata distribuita in occasione di SlowUp 2019, la giornata senz’auto. La nostra cartina è pronta dall’aprile 2020 ed è stata aggiornata nel 2021. Avremmo voluto “inaugurarla” pure noi nel corso di un’edizione SlowUp, ma siamo rimasti al palo a causa della pandemia, con la cancellazione della manifestazione sia nel 2020, sia nel 2021».
Sarà per quest’anno? «Speriamo – conclude l’intervistato –. SlowUp dovrebbe tenersi il prossimo mese di aprile. Se si svolgerà regolarmente e se faremo in tempo a mandarle in stampa, finalmente le cartine con i percorsi ciclabili del Locarnese e delle valli saranno distribuite agli appassionati dei pedali. Turisti compresi».
Resta aperta la questione del supporto digitale. «Per ora la mappa sarà disponibile in formato pdf sul sito del Cantone, come quella del Bellinzonese. In seguito si potrà valutare un ulteriore sviluppo, ad esempio con un’apposita applicazione per smartphone».
A proposito di ulteriori sviluppi... Sempre nell’ambito del PaLoc3, una scheda è dedicata alla posa della segnaletica stradale per le ciclopiste. Anche in questo caso uno strumento prezioso per facilitare l’orientamento a chi si muove in bicicletta, sia per svago, sia per gli spostamenti utilitari quotidiani. I lavori dovrebbero iniziare nel 2023 e concludersi nel 2026.
I costi, come per le mappe tascabili, saranno interamente a carico dei Comuni interessati e la spesa complessiva (per Locarnese e valli) ammonterà a circa 280mila franchi.