Le autorità comunali hanno accolto Iwona Kozłowska, per discutere delle celebrazioni degli 80 anni dalla costruzione della Strada dei polacchi
Losone è stata l’ultima tappa del giro di visite nella Svizzera italiana dell’ambasciatrice polacca a Berna, Iwona Kozłowska. Quello fra il comune locarnese e la Polonia è un legame di lunga data. Durante la Seconda guerra mondiale migliaia di soldati polacchi trovarono ospitalità in Svizzera. Circa 450 furono accolti a Losone, dove fu organizzato un campo rifugiati negli attuali terreni comunali, dove adesso sorge l’ex caserma. Il ricordo della loro presenza non rimane, però, solo nella memoria della popolazione locale e nei libri di storia. A Losone i soldati hanno segnato in maniera indelebile il territorio. Si deve, infatti, a loro la bonifica della pianura alluvionale di Arbigo e delle Gerre e soprattutto la costruzione della Strada dei polacchi. È proprio quest’ultima opera al centro della visita dell’ambasciatrice. Quest’anno ricorre, infatti, l’ottantesimo anniversario della strada che ha permesso di collegare la frazione losonese di Arcegno con le Centovalli.
Ad accogliere la rappresentante polacca è stata una delegazione composta dal sindaco Ivan Catarin, dal vicesindaco Fausto Fornera, dal municipale Alfredo Soldati, dal presidente del Consiglio comunale Romolo Pawlowski e da suo padre Stanislao, discendenti di uno di quegli stessi soldati che a Losone trovarono rifugio.
Infatti, la più viva testimonianza di quel legame che ancora unisce la Polonia con Losone sono i tanti losonesi che ancora possono esibire un cognome di origine polacca. Al termine della guerra non tutti i soldati sono tornati nella loro patria, ma alcuni sono rimasti perché qui avevano trovato nuovi affetti e si erano creati una famiglia.
Durante l’incontro l’ambasciatrice e le autorità comunali hanno potuto discutere delle celebrazioni per la ricorrenza della Strada dei polacchi che dovrebbero svolgersi a Losone tra l’estate e l’autunno di quest’anno. La visita si è conclusa nel cimitero locale, dove l’ambasciatrice ha reso un toccante ossequio ai quattro soldati polacchi che erano venuti a mancare durante la Seconda guerra mondiale e che ancora riposano a Losone.