Incontro nel borgo di confine con Fart, Cit e Ufficio dei trasporti pubblici per vedere di risolvere le criticità dei collegamenti con il centro
Collegamenti pubblici tra Brissago e la città. Tutto inizia con l’ascolto di quelle che sono le lamentele e i desiderata dell’utenza dei bus di linea delle Fart, che garantiscono il servizio quotidiano tra la località di confine e il centro. Ed è appunto, oltre che da singole segnalazioni di cittadini, anche da un sondaggio che il Comune ha inviato alle principali realtà occupazionali presenti nel suo comprensorio (gli istituti sociosanitari Miralago e La Motta, la Clinica Hildebrand e la casa Anziani San Giorgio) che il Municipio si è attivato per identificare gli effettivi problemi del trasporto pubblico. Le criticità emerse, ci spiega il sindaco Roberto Ponti, sono poi servite da argomento in un recente incontro tenutosi lunedì a Brissago.
Presenti, oltre alle autorità locali (in rappresentanza anche del vicino Comune di Ronco), i rappresentanti delle Fart (con il direttore dell’azienda, Claudio Blotti), della Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese (Fausto Fornera), e del capo dell’Ufficio dei trasporti pubblici del Cantone, Roman Zai. «Siamo partiti da un’analisi della situazione attuale, tenendo conto dei recenti cambiamenti introdotti per quel che riguarda le fasce mattutine e serali, con bus ogni mezzora – riassume Ponti – Dai risultati della nostra inchiesta è emersa la necessità di potenziare le corse sulla fascia del mezzogiorno. Abbiamo fatto presente che il nostro è un Comune a vocazione turistica, con il 70% di abitazioni secondarie che durante la bella stagione porta a un marcato incremento della popolazione. Rispetto al passato, i nostri ospiti oggi giungono alle nostre latitudini con i mezzi di trasporto pubblici e questo è un aspetto che non può essere sottovalutato. Senza dimenticare anche l’accresciuta attrattiva delle Isole di Brissago, che richiamano un numero davvero considerevole e in continuo aumento di visitatori. Comprendere quali sono le aree chiave che possono migliorare significativamente l’esperienza degli utenti è dunque un passo necessario. I collegamenti con Locarno Stazione FFS sono un servizio basilare per Brissago e Ronco s/Ascona e a nostro modo di vedere i tempi di percorrenza vanno ridotti; pure a livello di coincidenze sono emerse delle criticità, con tempi d’attesa troppo lunghi tra un bus e l’altro».
Non nasconde la sua soddisfazione per l’esito di questa riunione, lo stesso Ponti: «Dipartimento e Fart hanno assicurato che valuteranno nei prossimi mesi i primi accorgimenti da apportare. Sarà poi a partire dal 2023 che l’utenza potrà beneficiare di modifiche e cambiamenti più sostanziali dell’offerta. E di ciò non possiamo che rallegrarci».
Dal vicino Comune di Ronco, il sindaco Paolo Senn conferma la generale soddisfazione dell’utenza del suo Comune (e dell’autorità) al riguardo dell’offerta del trasporto pubblico: «I nostri cittadini possono beneficiare di un numero accresciuto di corse rispetto al passato, spalmate tra le prime ore del mattino e la mezzanotte. Il problema è più che altro legato alle coincidenze e all’eliminazione delle corse dirette per Locarno. Una questione che vorremmo fosse affrontata e risolta».
Dal 13 dicembre scorso, intanto, le Fart hanno deciso di abolire gli orari su carta, invitando l’utenza a far capo a quelli digitali (ad esempio tramite faritamo.ch). La scelta aveva sollevato qualche perplessità da parte di alcuni utenti e persino da alcuni Comuni della regione, che aveva chiesto all’azienda di trasporti di rivedere la decisione.
Ma le Fart, con una nota ai media, confermano la nuova strategia stilando un bilancio positivo dell’adozione dell’orario digitale. “Il nostro servizio clienti ha ricevuto solo pochi reclami da parte dell’utenza e ai viaggiatori che si sono rivolti alla biglietteria Fart è stata offerta una consulenza sull’uso dell’orario digitale o la stampa gratuita dell’orario della linea o della fermata desiderata”, commenta il direttore Claudio Blotti.
La decisione di eliminare gli orari cartacei, ricorda lo stesso Blotti, è stata attentamente valutata e ponderata sulla base di diversi elementi. “L’utilizzo dell’orario elettronico permette di avere a disposizione l’orario in tempo reale, di essere informati sulle perturbazioni d’esercizio legate a lavori in corso o problemi della circolazione stradale, di visualizzare agevolmente le coincidenze e di trovare percorsi alternativi in caso di necessità, oltre che di conoscere i prezzi dei biglietti”. E ancora: “La tendenza generalizzata alla digitalizzazione in tutti i settori, incluso quello del trasporto pubblico è già seguita dalle Ffs a livello nazionale e quest’anno lo sarà anche dalla Comunità tariffale Arcobaleno. L’esperienza fatta negli anni passati ha permesso di constatare un utilizzo solo temporaneo degli orari cartacei che sono essenzialmente consultati soprattutto a ridosso del cambio orario per conoscere le modifiche, ma che restano poi generalmente inutilizzati dopo breve tempo, grazie all’apprendimento dell’utente che spesso utilizza i trasporti pubblici nei medesimi orari”. Infine non va dimenticato l’elevato consumo di carta (circa 1,3 tonnellate) per la stampa di oltre 200mila esemplari di libretti suddivisi su 9 linee e distribuiti a bordo di tutti i bus. “Questo aspetto è ancora più importante in considerazione degli attuali problemi di approvvigionamento di carta e dell’impatto ecologico generato”.
Ciò detto, Blotti sottolinea che “per chi non desidera o non può utilizzare l’orario digitale, esiste la possibilità di stampare in ogni momento gli orari delle singole linee dal sito www.fartiamo.ch e gli orari delle singole fermate dal sito www.ti.ch/mobilita. Per gli utenti che si trovano nell’impossibilità di stamparli personalmente o che necessitano una consulenza sull’utilizzo dell’orario digitale, il personale della biglietteria Fart resta a disposizione”.