Il 30 novembre alle 17.30 al Palacinema la presentazione di ‘One Leaf one World’, sulla fabbricazione della carta e sull’incontro fra culture
Un’antica pratica artigianale – la fabbricazione della carta di gelso e di bambù – vista con gli occhi del documentarista, capace di indagare un incontro fra culture lontanissime, eppure così vicine.
Questo è “One Leaf one World”, di Domenico Lucchini (prodotto da Immagine e Cisa), presentato martedì 30 novembre dalle 17.30 al Palacinema di Locarno. Il film, montato da un bravissimo Etienne Del Biaggio, è un viaggio in Cina, al seguito di due artiste, Francine Mury svizzera e Jiang Zuqing cinese, alla scoperta dei luoghi della fabbricazione della carta di gelso e di bambù. La carta, inventata in Cina 2’000 anni fa e oggi divenuta bene dell’umanità, è il supporto, il “pre-testo” che consente un incontro tra culture ed esperienze diverse rivelando altresì concordanze e affinità elettive. Dal foglio con le sue caratteristiche, si passa all’applicazione e alle sue pratiche nell’ambito dell’arte contemporanea con puntuali incursioni nel lavoro a quattro mani delle pittrici negli atelier di Pechino, Meride e Milano. Il film vuol essere un racconto intimo ed emozionale, che usa la struttura del documentario creativo – interviste, riprese live, filmati d’archivio, ambientazioni – per restituire una particolare (e unica) esperienzialità. Un approccio non convenzionale a tutto ciò che circonda e contestualizza un procedimento artistico come modus operandi per esprimere una visione del mondo.
Presentazione e discussione del documentario, con Lucchini e Mury, saranno a cura di Alex Chung.