Da quasi due anni il progetto di aggiornamento delle infrastrutture dell’aerodromo locarnese attende il preavviso della Commissione natura e paesaggio
Chi la dura la vince. E così, nel giro di pochi mesi, i deputati ticinesi a Berna Fabio Regazzi, Marco Romano, Lorenzo Quadri, Rocco Cattaneo e Piero Marchesi trasmettono al Consiglio federale una seconda interpellanza relativa al futuro dell’Aeroporto cantonale di Locarno. Un futuro che, come noto, è oggi in attesa di essere chiarito grazie anche al preavviso della Commissione federale natura e paesaggio (Cfnp). Da quasi due anni quest’ultima ha tra le mani l’incarto, in fase di approvazione federale finale, dell’aggiornamento infrastrutturale dell’aerodromo (parte civile) sulle rive del Verbano (con in particolare il mini allungamento della pista di decollo). I firmatari, nello specifico, sono dell’avviso che sia tempo e ora di dar seguito al progetto, che nel frattempo ha subito importanti ridimensionamenti. Criticano, inoltre, il fatto che un servizio dell’amministrazione disponga di ampia facoltà di ritardare un progetto di valenza nazionale.
Sempre secondo i parlamentari ticinesi, il tema è stato trattato su basi scientifiche da più punti di vista, con approfondimenti relativi all’avifauna presente nella zona delle Bolle di Magadino. Non si capisce, insomma, per quale motivo non sia ancora giunto il parere di questa commissione ambientale.