Locarnese

Locarno, nelle zone residenziali si proceda a 30 all’ora, di notte

Lo chiede una mozione dei Verdi, che auspica che la misura interessi anche i comuni limitrofi nell’ambito del Piano d’agglomerato regionale

Proposta una misura notturna contro l'inquinamento fonico (archivio Ti-Press)
4 ottobre 2021
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Il rumore fa male alla salute: è fonte di stress, porta a disturbi del sonno, uditivi, ma anche a ipertensione, aggressività. Con questi presupposti – ai quali è aggiunta la perdita di valore d’immobili esposti alle fonti rumorose –, i Verdi di Locarno hanno inviato al Consiglio comunale la mozione “Per l’introduzione del 30 km/h notturno sul territorio della Città di Locarno, nelle zone residenziali”, sottoscritta da Francesca Machado-Zorrilla e cofirmatari Sheila Mileto e Marko Antunovic. Infatti, scrivono, il traffico automobilistico “è una delle principali fonti di rumore, seguito dal traffico ferroviario e aereo”, e in Svizzera, “una persona su sette (durante il giorno) e una su otto (durante la notte) sono esposte al suo rumore molesto e dannoso”, riportano citando l’Amministrazione federale.

Nello specifico i mozionanti chiedono al legislativo d’introdurre il 30 km/h dalle 22 alle 6 su tutte le strade del territorio comunale dove ora vige il 50 km/h; nonché si chiede al Comune che si adoperi per far sì che i paesi limitrofi (si cita Muralto, Minusio, Ascona e Losone) introducano la stessa misura; questo nell’ambito del piano d’agglomerato del Locarnese (PALoc). La misura, si legge ancora, potrà contribuire “a posizionare Locarno come una città dinamica, moderna e progressista, conciliando la mobilità e il benessere dei suoi residenti”.

Oltre alle ragioni espresse nelle prime righe, la mozione porta altri argomenti a favore dell’introduzione di questa misura che è un provvedimento “semplice, poco oneroso per rendere silenzioso il traffico stradale. Per esempio – si legge quindi – rispetto a una velocità di 50 km/h, una velocità di 30 km/h riduce le emissioni di rumore di circa 3 decibel. Ciò corrisponde approssimativamente a un volume di traffico dimezzato. La percezione del disturbo soggettivo supera la riduzione effettiva poiché i picchi di rumore diminuiscono in modo significativo”. Fra gli argomenti favorevoli anche il costo moderato per l’implementazione di tale misura (rispetto ad esempio alla pavimentazione con catrame fonoassorbente), che non si richiede di attuare sistematicamente, ma laddove abbia senso. E, si aggiunge, qualora le strade interessate fossero di competenza cantonale, sarà il Comune a “chiedere al Cantone di operare in questo senso”.

A titolo conclusivo, i mozionanti ribadiscono che il provvedimento è “sostenibile e integra imperativi economici, sociali e ambientali. Fa parte di un movimento più ampio per modernizzare la vita e la mobilità urbana ed è persino sostenuto da una legge, dalla giurisprudenza e dalle Camere federali”.