Licenziato il messaggio tanto atteso. In zona Remorino una riqualifica generale. Inizio dei lavori entro l’autunno dell’anno prossimo
Inizio dei lavori entro l’autunno del 2022, messa in servizio nel dicembre del 2023. Sono i due dati essenziali che emergono dal messaggio municipale licenziato a Minusio riguardo alla lunghissimamente anelata fermata Ffs-Tilo. Si tratta di una richiesta di credito di 550mila franchi quale partecipazione del Comune al progetto, più altri 324mila per il progetto (cofinanziato per il 50% dalle Ffs) riguardante le opere annesse di valorizzazione e di arredo stradale di via Verbano e via Remorino.
Comprensibilmente, il Municipio mette dapprima l’accento sulla lunga trafila che ha caratterizzato la fermata Tilo a Minusio, fra l’altro unico Comune mancante, fra il Piano di Magadino (Riazzino) e Locarno, nel lotto di quelli beneficiari di uno spazio per carico e scarico passeggeri ferroviari, con annessi e connessi. Inizialmente promossa a livello locale, la fermata era stata ripresa da Cantone e Ffs nella pianificazione della rete Tilo e inserita, nel 2011, nel PaLoc2. Nello stesso anno era arrivata la mozione Guscetti per l’avvio di uno studio di riqualifica dell’area ex Elsener (ecocentro Remorino), approvata dal legislativo due anni più tardi. Sempre nel 2013 una nuova mozione sul tema era stata inoltrata ammonendo che si “stava perdendo il treno”. Il Consiglio comunale l’aveva accolta nel 2014, confermando il suo pieno appoggio al progetto (poi ribadito nel dicembre del 2020 con il sì al credito quadro per l’allestimento di un modello tecnico di fattibilità e di un mandato di studio in parallelo).
Ora, giubila il Municipio, “l’opera dovrebbe finalmente concretizzarsi”. Lo hanno comunicato le Ffs nel loro ultimo aggiornamento. In concomitanza con la nuova fermata sarà realizzato anche un binario d’incrocio che permetterà di avere in futuro un treno ogni 15’ tra Locarno e Bellinzona, oltre a uno ogni mezz’ora fra Locarno e Lugano.
Minusio considera che il progetto “modificherà sensibilmente l’offerta del trasporto pubblico e fungerà da ‘nuova’ porta alla zona lago, alla nostra riva, anche detta la vera ‘piazza’ del Comune”. Da qui la proposta, inserita nel messaggio, del progetto di sviluppo territoriale del comparto in prossimità della fermata, alla quale potrà tra l’altro anche fare riferimento un servizio di trasporto pubblico interno nella zona bassa di Minusio (mentre è esclusa una linea di trasporto pubblico fra il lago e la collina fino a Brione).
In breve, la fermata Tilo Remorino si troverà tra via Verbano e il passaggio a livello di via San Quirico. Contestualmente, sarà raddoppiata la linea ferroviaria per un tratto di circa 530 metri, saranno posati due scambi e realizzati due marciapiedi di 220 metri di lunghezza fra il ponte Remorino e via San Quirico, collegati tra loro tramite l’esistente sottopasso Remorino. Sono previsti anche delle aree Bike&Ride (di cui una coperta all’interno del parcheggio pubblico dell’ecocentro) e 5 accessi pedonali da e per la fermata, con l’introduzione di un senso unico est-ovest in via Verbano nei pressi della fermata.
Il costo complessivo è stato quantificato in 5,7 milioni, assunto per il 60% dall’agglomerato (Cantone, Comuni Cit e Minusio) e per il 40% dalla Confederazione. Minusio parteciperà direttamente con un massimo di 550mila franchi, stabiliti dal Consiglio di Stato in funzione dei vantaggi ottenuti e non soggetti ad aumenti neppure se il costo complessivo dovesse lievitare.
Per garantire un adeguato inserimento architettonico e paesaggistico dell’opera, Minusio ha chiesto la creazione di aree verdi, la piantazione di arbusti e alberature, nonché un disegno architettonico di qualità. Senza dimenticare l’aggiunta di un servizio igienico a utilizzo dei viaggiatori, che non rientrava negli standard Ffs ma è stato ottenuto dopo varie insistenze. Oltre a tutto ciò, arriverà come accennato il nuovo arredo stradale lungo via Verbano e via Remorino: progettata da Michele Arnaboldi Architetti Sagl, l’opera costerà 635mila franchi, equamente coperti da Comune ed Ffs. In più, viene sottolineato che nulla impedisce di realizzare “altre opere di valorizzazione del quartiere che potrebbero scaturire da altri progetti”. Il riferimento è agli interventi di arredo nei nuclei di Rivapiana di sopra e di sotto, al consolidamento e alla messa in sicurezza del riale Remorino, nonché all’eventuale risanamento delle sottostrutture.
Dal preventivo finale, stando al Municipio, emerge una soluzione economica che accontenta sia Minusio, sia le Ffs, ma che “favorisce in modo importante il Comune”.