Locarnese

Ascona, giù gli alberi pericolanti per proteggere la litoranea

Lavori urgenti su due ettari di bosco in zona Moscia, dopo la frana dello scorso 13 agosto

I massi precipitati in strada lo scorso 13 agosto (RescueMedia)
21 settembre 2021
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Lo scorso 13 agosto alcuni massi caduti sulla litoranea in zona Moscia, ad Ascona, avevano imposto la chiusura della strada per diverse giornate, creando non poco scompiglio nella viabilità tra Brissago e l’agglomerato locarnese. Durante i lavori in parete, gli specialisti hanno constatato che in quella zona il bosco non svolge più un’efficace funzione di protezione. Diversi alberi di alto fusto (canfore, castagni, pioppi e querce), che crescono in un terreno superficiale e sassoso su un versante ripido, sono pericolanti; se dovessero cadere, causerebbero franamenti di terriccio e sassi sulla strada o, addirittura, su alcune abitazioni sottostanti. Insomma, una situazione pericolosa alla quale il Comune di Ascona ha deciso di porre rimedio con urgenza. Perciò chiederà al Consiglio comunale un credito di 85mila franchi per interventi di taglio puntuali.

Il lavoro dei boscaioli riguarda un’area di circa due ettari, con una pendenza media fra il 30 e il 40 per cento (quindi molto ripida): “Gli alberi crollati o considerati instabili e pericolosi, che potrebbero causare ulteriori crolli o stacchi di parti rocciose, hanno un volume complessivo di circa 300 metri cubi”, indica il Municipio. Le piante saranno rimosse con un elicottero, trasportate verso il posteggio Beato Berno e quindi vendute per essere trasformate in legna da energia (con un ricavo previsto di circa 7’500 franchi). I costi saranno sussidiati da Cantone e Confederazione per il 70 per cento (55mila franchi); il Centro manutenzione delle strade cantonali contribuirà con 11mila franchi; dedotti i ricavi della vendita della legna, resterà una fattura di 5’200 franchi, che verrà ripartita fra i proprietari privati dei sedimi. La spesa per il Comune sarà quindi pari a zero.

Un pronto intervento nella zona collinare, spiega ancora il Municipio, potrà scongiurare nuovi smottamenti. L’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza è prevista già quest’autunno, in concomitanza con la posa di reti paramassi. Il taglio lascerà posto a un bosco più giovane e quindi più stabile e che non necessiterà di cure particolari per i prossimi 20 anni.

A Ronco dissuasori per precludere alle auto l’accesso a via Gottardo Madonna

Si parla ancora di traffico, a Ronco s/Ascona; ma stavolta nulla a che vedere con i disagi alla circolazione arrecati dalla frana sulla litoranea, in località Moscia, lo scorso 13 agosto. All’ordine del giorno della prossima seduta di legislativo, infatti, ci sarà la richiesta di un credito di 85mila franchi per l’introduzione e la posa di due dissuasori automatici agli imbocchi di via Gottardo Madonna, una strada panoramica molto apprezzata da chi è alla ricerca di una camminata relax o una corsa sportiva, come pure una pedalata. In futuro, come noto, questa arteria subirà una profonda riqualifica, con la valorizzazione delle sue peculiarità naturalistiche, la creazione di giochi sportivi, la posa di servizi igienici e la sistemazione del bosco che la circonda. Un progetto già approvato (e in fase di pubblicazione per ciò che attiene alle domande di costruzione) che prevedeva di “strapparla” completamente al traffico veicolare e di metterla a disposizione di escursionisti, ciclisti e turisti impiegando semplicemente un’apposita segnaletica.

Malgrado qualche ritardo (dovuto alla pandemia e alla burocrazia) il Municipio ha continuato a lavorare all’incarto, aggiornandolo e correggendo il tiro in corsa su ciò che attiene proprio alla viabilità. Il traffico parassitario (soprattutto furgoni per consegne e trasporto operai), genera infatti disturbi e problematiche. Ma soprattutto, con l’aumento vertiginoso della presenza di bici e pedoni, crea una situazione di conflitto e pericolo. Da qui la necessità d’introdurre delle limitazioni fisiche ai veicoli a quattro ruote. I dissuasori mobili sono la soluzione più indicata, a detta dell’esecutivo. Per i confinanti che abitano lungo la via non costituiscono un problema, dal momento che disporranno di un telecomando per azionarli. Gli automobilisti che invece non avranno l’autorizzazione non potranno accedere al collegamento. I dissuasori saranno posati all’imbocco di via Gottardo Madonna e in località Croasca e preserveranno la zona turistico-ricreativa dagli “indesiderati ospiti”. Gli automobilisti che, ignari del cambiamento e della segnaletica stradale esposta giungeranno dinanzi alle colonnine avranno comunque a disposizione uno spiazzo per invertire il senso di marcia. Il costo di questo intervento si aggira sugli 85mila franchi, recuperati, nel giro di un decennio, con la tassa d’uso per i telecomandi.
“Questi vantaggi – annota il Municipio – saranno sotto gli occhi di tutti e garantiranno che l’investimento fatto a livello di riqualifica paesaggistica e tecnica dia frutti tangibili”.

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