Locarnese

Smart border, mobilità sostenibile per Luino e Gambarogno

Presentato il progetto Interreg, che spinge l’uso dei trasporti pubblici e privati collettivi per i frontalieri

I due sindaci al momento della partenza a Gerra (Ti-Press/Crinari)
17 settembre 2021
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La mobilità sostenibile nelle sue diverse declinazioni. È questo il cuore di Smart Border, il progetto transfrontaliero Interreg che ha come capofila i Comuni di Gambarogno e Luino. Oggi pomeriggio le autorità delle due località sulla sponda sinistra del Verbano hanno presentato i dettagli, nel corso di una conferenza stampa organizzata in due tempi: dapprima a Gerra e poi, dopo una trasferta in treno con la linea Tilo S30, a Luino, dove nel palazzo Verbania si è tenuto l’incontro con i giornalisti. La modalità di spostamento diverso da quello con i mezzi privati è stata scelta come azione di sensibilizzazione e per mostrare fattivamente criticità e opportunità.

Incentivare l’uso dei mezzi pubblici

Nel corso del pomeriggio sono stati illustrati i contenuti del progetto, che vuole “sviluppare il dialogo nella pianificazione strategica nella regione dell’alto Lago Maggiore e Ceresio occidentale, per agevolare e promuovere il trasporto pubblico (su ferro e gomma) e diffondere la mobilità dolce, quale opportunità di miglioramento della qualità della vita, valorizzando le risorse naturali e paesaggistiche, mitigando così l’impatto del trasporto individuale motorizzato dei lavoratori transfrontalieri”.

I partner sono le comunità direttamente interessate, la Città di Luino e il Comune di Gambarogno, con i relativi comprensori di pertinenza; il progetto opera sull’integrazione dei sistemi di trasporto, pubblici e privati collettivi, coinvolgendo le diverse autorità, enti e territori. “L’obiettivo è l’accesso sostenibile dei lavoratori frontalieri garantendo un Park & ride presso la stazione di Luino, vera stazione di cambio, snodo cruciale sui tracciati dell’alto Lago Maggiore e del Ceresio occidentale; sarà fondamentale agire sull’armonizzazione dei tempi e delle modalità dei servizi di trasporto, agevolando forme di trasporto collettivo organizzate e fidelizzate”.

I partecipanti all’incontro, tra cui i sindaci Gianluigi Della Santa (Gambarogno) ed Enrico Bianchi (Luino) e altri rappresentanti dei partner di progetto, hanno spiegato che Samrt border mira a contenere il traffico motorizzato lungo la rete viaria Luino-Piano di Magadino, favorendo l’uso di vettori di mobilità sostenibile. Ma pure “realizzare progetti modello per uno sviluppo economico sostenibile al fine di migliorare la qualità della vita e valorizzare le risorse naturali e paesaggistiche”. Per raggiungere lo scopo, “è stato sviluppato un dialogo nella pianificazione strategica della mobilità nella regione dell’alto Lago Maggiore e Ceresio occidentale, allargando il tavolo della co-pianificazione a istituzioni, associazioni di categoria, soggetti privati (aziende, ferrovie...)”. Allo stesso modo è stata migliorata l’intermodalità, “al fine di agevolare e incrementare l’uso del trasporto pubblico (ferro, gomma, acqua)”; senza dimenticare la promozione “della condivisione del mezzo privato, mitigando così l’impatto del trasporto individuale motorizzato dei lavoratori transfrontalieri”. Strategie diverse ma con un unico denominatore: diffondere la mobilità dolce.

In pratica da una parte l’obiettivo strutturale principale è il nuovo Park & ride di Luino, dall’altra la collaborazione con il Piano di mobilità aziendale e comprensoriale (Pmc) progetto promosso dai Comuni di Gambarogno, Cadenazzo e Sant’Antonino, dal 2016 al 2020 (anche con la messa in funzione di navette aziendali) e in particolare l’integrazione della piattaforma informativa della mobilità aziendale con il sistema Park & ride Luino.

Il Pmc ha visto coinvolte una ventina di aziende per un totale di circa 1’900 collaboratori. Ha portato all’introduzione di prime misure aziendali (incentivi all’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico, gestione dei parcheggi aziendali, promozione delle ebike e del car-pooling) e interaziendali quali l’estensione della rete di bike sharing e l’introduzione di una navetta a complemento dell’offerta di trasporto ferroviario tra la stazione di Cadenazzo e l’area lavorativa Luserte sul territorio di Gambarogno. Con l’entrata in vigore del nuovo orario nel dicembre del 2020, questa navetta è stata sostituita dall’autopostale di linea. La seconda fase del Pmc è tuttora allo studio.

Nel progetto Smart border è prevista la realizzazione di sistemi di comunicazione software per azioni di sensibilizzazione e di promozione all’indirizzo degli utenti al fine di agevolare il più possibile i sistemi di trasporto pubblico.