I fatti risalgono al 29 ottobre 2017, quando un ragazzo svizzero-tedesco accoltellò un giovane della regione. Ridimensionati i capi d'accusa
Colpevole di tentate lesioni corporali gravi e rissa, è quanto riporta il decreto d'accusa sfociato dall'indagine sull'accoltellamento del 29 ottobre 2017, al Vanilla di Riazzino, come riportato dal ‘Quotidiano’ dell'Rsi. L'autore dell'aggressione, a suo tempo accusato di tentato omicidio, è un giovane svizzero-tedesco contro cui il procuratore pubblico Zaccaria Akbas ha proposto una pena di sei mesi di carcere sospesi per tre anni e una multa di 600 franchi. La decisione, come riferito dalla Rsi, è cresciuta in giudicato.
Quella domenica sera di ottobre, lo svizzero-tedesco colpì un ragazzo domiciliato nel Locarnese e allora 18enne: che fu trasportato in ospedale con una ferita lunga tre centimetri e profonda sei. Fu sottoposto a un intervento chirurgico. Prosciolta con decreto d'abbandono la vittima dell'accoltellamento, che era finita sotto inchiesta per rissa.