È successo oggi, verso mezzogiorno e mezzo, all'imbarcadero. Una mamma in attesa del battello con la figlia ci racconta la disavventura con lieto fine
È circa mezzogiorno e mezzo, quando un bambino di circa due anni cade in acqua e rischia di annegare nel Lago Maggiore, ad Ascona.
Mila sta aspettando il battello con la figlia di otto anni all'imbarcadero del Borgo. Un'attesa ingannata dondolando sull'altalena – quella di Swing the World – installata su uno degli alberi del lungolago. «Vedo arrivare una coppia di turisti svizzero-tedeschi con due figli piccoli al seguito», riferisce la lettrice, che a un certo punto sente un tonfo sordo: «Forse distratto, il bimbo più piccolo, di due anni al massimo, cade in acqua», dal bordo della banchina.
Prontamente, «un signore, anche lui un turista (olandese, fa sapere lui; ndr), non ci pensa un attimo, ancora con gli occhiali sul naso si tuffa in acqua per salvarlo». Fortunatamente, non si è resa necessaria la respirazione, l'uomo consegna così il piccolo nelle braccia del papà, che lo tranquillizza e consola – riporta la nostra interlocutrice –, mentre la mamma è ancora sotto choc. «È stato così veloce; così bravo… Volevo applaudirlo, ma l'emozione mi ha bloccata», ammette.
«Desideravo condividere questa bella emozione, una storia positiva», racconta Mila con la voce ancora rotta dalla commozione. Dopo tanta cronaca nera che li ha contraddistinti nelle ultime settimane, ogni tanto le vicende che coinvolgono bacini o corsi d'acqua hanno fortunatamente un epilogo felice.