Presa di posizione per smarcarsi dall'uso della stella di Davide e per correggere il tiro sulla partecipazione di due loro esponenti
Due consiglieri comunali dei Verdi di Locarno avevano preso parte a una manifestazione no-vax, organizzata in occasione dell'apertura del Festival del film, con paragone tra Olocausto e misure anti Covid. Ieri cinque loro colleghi dell'area di sinistra hanno stigmatizzato quest'azione.
Ora arriva la replica dei Verdi del Ticino e dei Verdi del Locarnese che prendono posizione sulla vicenda, distanziandosi dalla manifestazione contro l’uso del Certificato Covid che ha avuto luogo il 4 agosto scorso a Locarno, “i cui organizzatori hanno fatto un infausto paragone fra le misure per arginare la pandemia e l’Olocausto”.
Un “paragone imbarazzante e offensivo fra le misure anti-covid e i 6 milioni di morti causati dal nazifascismo”, lo definiscono i Verdi. E ancora: “Dopo un chiarimento interno è stato appurato che i due consiglieri comunali Verdi, che hanno partecipato a titolo personale, pur essendo scettici sulla vaccinazione e sull’utilizzo del Covid pass, non condividono assolutamente l’ignobile accostamento tra Olocausto e pandemia e deplorano l’utilizzo del simbolo della stella di Davide fatta dai promotori della manifestazione. Non era assolutamente loro intenzione offendere la memoria dei superstiti della persecuzione ebrea e non condividono neppure l’attacco al festival”.
Una smarcamento che si conclude con alcune precisazioni: “La posizione dei Verdi a proposito della pandemia è da sempre trasparente: chiaro sostegno alle misure di prevenzione, tra cui la vaccinazione, ma non solo, e la garanzia di non discriminazione per chi non si può o non si vuole vaccinare. Per questa ragione riteniamo che il Covid pass, che può essere ottenuto anche solo con un tampone negativo (gratuito), sia un buon compromesso. Per quel che concerne il sostegno al Festival del Film di Locarno ci teniamo infine a ricordare che i verdi hanno sempre sostenuto la rassegna cinematografica con convinzione, anche votando all’unanimità i crediti”.