Parte venerdì a Locarno la rassegna che tradizionalmente precede il Film Festival. In cartellone 10 spettacoli. Cienfuegos: “Ripartire significa gioia, fierezza e resistenza”
Parla di «una versione diversa rispetto al passato», Miguel Cienfuegos, presentando l’edizione 2021 del Teatro in Festa al via venerdì prossimo al Paravento di Locarno. Lo fa perché radicalmente diverso è stato l’approccio all’organizzazione, alla rimessa in moto di un meccanismo «che fino a due anni fa davamo per scontato, certamente laborioso ma in qualche modo automatico». Adesso, infilare la mano fra i rovi della pandemia ed estrarvi una nuova idea di festival significa soprattutto «gioia, fierezza, resistenza – nota Cienfuegos –, ma anche la “garra”, la giusta voglia di farlo. Così la missione vera è diventata reagire, spinti dalla convinzione che l’arte porta salute psichica, di cui tutti abbiamo terribilmente bisogno».
In cartellone vi sono 10 spettacoli, quindi tre serate in più rispetto al normale, per un’offerta variegata e adatta ad ogni genere di pubblico, al di là della lingua parlata. Il tutto, sempre con inizio alle 21 e con entrata libera. Il primo appuntamento, venerdì 23 luglio, è con la buona musica lirica de “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini. In scena, eccezionalmente visto il contesto del giardino retrostante il Paravento, i cantanti dell’Opera Studio di Ticino Musica, sotto la direzione musicale di Umberto Finazzi. Un sontuoso antipasto – è il caso di dirlo – per “Primo e secondo - Italian Restaurant”, che il Laribalta Art Group presenterà il giorno successivo, sabato 24. Nel solco del miglior teatro comico italiano, la storia raccontata è quella di Primo e Secondo, fratelli che a Little Italy di New York gestiscono un ristorante le cui vicende si dipanano dalla scelta delle pietanze a quelle di vita, indotte da un misterioso gangster… Domenica 25 luglio, a grande richiesta, torna al Paravento la “Beatles Tribute Band” che tanto bene aveva impressionato qualche anno fa durante una Notte Bianca. Il repertorio è naturalmente quello dei “Fab Four” e comprende una quarantina di brani, eseguiti con strumenti e costumi di scena rigorosamente vintage.
Nei tre giorni successivi avremo “Like” – monologo di Stefano Santomauro su usi e abusi tecnologici della nostra era – lunedì 26; il concerto comico “Troppe Arie” del Tio Trioche martedì 27; e una riproposizione della fortunata produzione “paraventiana” “I compagni di scuola di mio figlio” mercoledì 28 luglio, con Luisa Ferroni e Laura Zeolla, per testo e regia di Cienfuegos. Sul resto del cartellone torneremo a tempo debito.