Trovato a circa 85 metri di profondità e a 520 metri dalla riva
Era a 85 metri di profondità e a 520 metri dalla riva il corpo senza vita del 21enne cittadino portoghese residente in Valle Leventina, scomparso domenica 11 luglio, nel Lago Maggiore. Il cadavere è stato recuperato oggi, riferisce un comunicato della Polizia cantonale.
Le ricerche sono durate diversi giorni, rivelandosi piuttosto complesse a causa della profondità del Verbano in quella zona, ma anche per il maltempo che si è abbattuto sulla regione nella prima parte della settimana. L'intervento è stato coordinato dalla Polizia cantonale e vi ha preso parte anche il Gruppo ricerca elettrica subacquea (Gres) delle Polizie cantonali di Ginevra e Vaud; soprattutto è stata utilizzata un'apparecchiatura specialistica, fra cui un sonar per il rilevamento del fondale e un robot per il recupero. Va sottolineato che la pressione a quella profondità rende impossibile l'immersione umana.
L'11 luglio è stata una domenica nera. Dopo la notizia del 20enne morto a Ponte Brolla per un tuffo fatale nella Maggia, attorno alle 18.30 è partito l'allarme di un secondo annegamento, questa volta nel Lago Maggiore, a mezzo chilometro al largo da Minusio. In compagnia di altre persone, il 21enne, di origini portoghesi, si era tuffato in acqua da un pedalò a noleggio, senza più riemergere. Le ricerche erano iniziate subito con l'intervento della Polizia cantonale, la Società salvataggio Sub Aqua Tenero-Contra, i soccorritori del Servizio Ambulanza Locarnese e Valli (Salva) e un elicottero della Rega. Tuttavia, sono rimaste senza esito per giorni.