Bee's Home è promossa da due losonesi che fabbricano casette che poi vendono per devolvere i soldi ad associazioni di volontariato
Come matti. Ecco come stanno lavorando. In poco più di due mesi Francesca e Marco hanno ricevuto 90 richieste per altrettante casette per insetti, raccogliendo finora più di 2’500 franchi che devolveranno in beneficenza. L’iniziativa Bee’s Home è nata per caso, partendo dal desiderio di piazzare un albergo per insetti a casa loro, a Losone. «Quando però abbiamo visto che quelle in vendita sono prodotte in Cina, con legno dell’Alaska... insomma, come si dice, ci sono cadute le calzette», racconta Francesca Flammini.
La coppia ha così deciso di costruirne una con materiali naturali e di recupero, a chilometro zero. Poi la faccenda ha preso piede e, da aprile di quest’anno, la gran parte del loro tempo libero lo impegnano a tagliare, riempire, colorare e dare una mano di copale alle costruzioni. In un primo tempo, Francesco e Marco hanno fatto girare la voce fra gli amici, che subito hanno risposto commissionando una decina di manufatti. La voce poi si è sparsa in fretta – grazie anche alla pagina Facebook ‘Bee's Home’ – e le richieste sono aumentate quotidianamente.
«Non avendo alcuno scopo di guadagno, abbiamo deciso di devolvere il ricavato ad associazioni losonesi che fanno volontariato in Africa (Togo, Kenya ed Etiopia) e una parte andrà a Bali. Abbiamo scelto associazioni in cui operano volontari che conosciamo personalmente». La ragione è molto semplice: «Desideriamo che il denaro sia completamente usato sul territorio di destinazione», sottolinea la nostra interlocutrice.
Lo scopo dell’iniziativa è quindi doppio. Da una parte, si sostengono progetti di volontariato nel mondo; dall’altra, le casette per insetti aiutano nel loro piccolo la natura, la biodiversità e la lotta contro parassiti e zanzare.
Questi condomini in miniatura si sono diffusi in Europa già negli anni Novanta (in particolare in Inghilterra), quando si iniziava a sentir parlare della biodiversità in pericolo a causa dell’influsso dell’uomo sull’ambiente. Una delle conseguenze del deterioramento della natura è la scomparsa degli habitat per molte specie di insetti, con un impoverimento generale dell’ambiente.
Bambù, pigne di vario tipo, paglia, pezzi di legno, corteccia, trucioli, turaccioli, mattoni, cassette per il vino, rete da pollaio... sono alcuni dei materiali che servono a dare forma e contenuto alle casette per insetti, quelli “buoni” e spesso vulnerabili contro parassiti e zanzare, secondo la logica della lotta biologica integrata. Offrendo casa e rifugio – nel proprio giardino, sul balcone, nell’orto – ad api, farfalle, coccinelle, bombi; oltre a incentivare l’impollinazione, si combattono gli insetti “cattivi”, evitando di usare insetticidi chimici.
La catena di produzione è piuttosto impegnativa e «parte dalla ricerca del materiale, poi c’è la fase di assemblaggio e infine la rifinitura. Per una casetta impieghiamo in media un’ora e mezza di lavoro». Piccole e grandi, le tipologie sono diverse e hanno specificità a seconda degli insetti che si vogliono attirare: «Materiali e particolari forme chiamano insetti diversi, perché ciascun elemento ricrea habitat diversi adatti a differenti specie», chiarisce l’interlocutrice.
«L’idea era realizzare le casette al minor costo possibile – dice Francesca –, affinché i cosiddetti costi di produzione non rosicchiassero soldi da devolvere in beneficenza. Costi che abbiamo azzerato». I prezzi delle costruzioni, elenca, variano a seconda delle dimensioni, si parte da 30 fino ad 80 franchi. Torniamo al reperimento dei materiali: alcuni sono stati raccolti durante gite nel bosco (una gran mano la danno i nipotini di Francesca) e altri sono stati dati da persone che credono nell’iniziativa e hanno voluto dare una mano: «Come le canne di bambù o le cassette per il vino. Spesso capita di trovarle fuori dalla porta e non sappiamo nemmeno chi ringraziare. Devo dire che abbiamo riscontrato una grande collaborazione».
Losone, Arcegno, Lodano, Avegno, Ronco sopra Ascona, Gordola, Quartino, Capolago, Claro. E ancora, Berna e Walensee (nel Canton San Gallo). Da Losone, le casette Bee's Home hanno superato dapprima i confini regionali, poi cantonali e infine nazionali, arrivando in Abruzzo, Spagna e prossimamente in Portogallo. Per alcune settimane la fabbricazione è sospesa per ferie, ma i promotori non sembrano volersi fermare e non mancano neppure di aggiornare la pagina Facebook con le notizie sull'iniziativa e il lavoro al loro rientro.