Locarnese

Novartis e Schindler, la Sinistra di Locarno interroga l'autorità

La notizia di chiusura e tagli preoccupa il gruppo in consiglio comunale. Chiesti lumi su accordi, eventuali acquisti di proprietà e sul futuro polo tecnologico

11 giugno 2021
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Non sono trascorse molte ore dall'annuncio di Novartis di voler abbandonare, entro la fine del 2023, la produzione nella sede cittadina dell'azienda che già le reazioni dei partiti politici spuntano da più parti. La Sinistra Unita di Locarno ha presentato al riguardo un'interrogazione. Vicina ai lavoratori che perderanno l'impiego (una quarantina i posti toccati dalla chiusura), la Sinistra trova strano che le autorità municipali, impegnate nel progetto pianificatorio dell'ex Macello e del futuro polo della meccatronica, fossero all'oscuro di tutto (discorso che vale anche per la Schindler, altra grossa azienda che sta riposizionandosi a suo di tagli occupazionali).

I firmatari chiedono inoltre ragguagli sulle condizioni fiscali favorevoli concesse alle due grosse ditte e sull'esistenza di accordi o impegni vincolanti tra la Città e Novartis (o Pharmanalytica) in relazione alla procedura di pianificazione ex-Macello ex-Gas. Preoccupata, a questo punto, per i possibili ulteriori perdite di posti di lavoro, la Sinistra Unita vuole sapere dal Municipio se ha ricevuto garanzie da parte di Schindler per un mantenimento dell'attività nei prossimi anni e quali potrebbero essere le eventuali aziende coinvolte nel progetto LocarneseTech. Infine se, in vista dei vari progetti che toccheranno l'area, il Municipio avrebbe interesse ad acquistare le proprietà dell'azienda chimica basilese.

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