Grazie all'impegno dell'Associazione Farina bona d'Onsernone il recupero a fini produttivi dei fondi è entrato nella parte conclusiva. Si cercano sinergie
La pandemia non è riuscita a fermare il progetto di valorizzazione territoriale “Sot la Campagna Granda” a Russo (alta Valle Onsernone) e quello delle “cannucce in paglia”. Lo ha ribadito, in occasione dell'assemblea dell'Associazione farina bona d'Onsernone tenutasi domenica 13 giugno a Russo, il presidente Ilario Garbani Marcantini. Incontro durante il quale si è proceduto pure all'approvazione dei conti consuntivi e preventivi.
L'iniziativa portata avanti sul pendio sottostante il villaggio, lo ricordiamo, prevede specifiche attività sul campo per valutare la fattibilità di varie forme di rigenerazione agricola su un'ampia area abbandonata da decenni che arriva a ridosso dell'abitato. La superficie interessata dal progetto, fino a poco tempo fa ostaggio della vegetazione e delle infestanti a causa dell'abbandono, nel frattempo è stata ripulita così da permettere un'opportuna integrazione al reddito di un'impresa agricola della zona. Superfluo scrivere dell’evidente sostenibilità ambientale e sociale di questa operazione.
«A fine 2020 era terminata la prima fase dei lavori in Campagna e, adesso, abbiamo chiuso anche la seconda fase, tra la soddisfazione di tutti – ha dichiarato il presidente alla trentina di presenti – Alcuni interventi sono ancora da concludere, in particolare la posa di un impianto d'irrigazione e la lotta alle neofite. Su questo tema parleremo diffusamente nel corso della prossima assemblea, dove presenteremo i conteggi finali. Importante è sapere che questi campi sono stati voluti anche per sperimentare: quindi ogni idea che vada in questa direzione è ben accetta. Al momento ci stiamo orientando verso delle piantagioni di mais, segale, patate e zucche. Il tutto potrebbe diventare anche un “giardino didattico” con delle classi scolastiche in visita, avvicinando così il mondo della scuola a quello agricolo. Pure una collaborazione con il vicino Centro sociale onsernonese è prevista. Infine, soprattutto la parte ovest del fondo, teatro della prima fase, sarà gestita da Daniele Darni, il quale ha già qualche idea di sviluppo al riguardo». L'appello dell'Associazione ha intanto già dato i suoi frutti, visto che alcuni piccoli produttori locali hanno deciso di appoggiarsi su di lei per consulenze nella produzione (e vendita nei negozi di paese e fuori valle) di derrate alimentari .
Per quanto attiene, invece, il progetto cannucce, «il 29 maggio ho ricevuto la delega da parte dell’Associazione Pagliarte di occuparmi in toto del progetto; con le responsabili abbiamo comunque continuato e continueremo a collaborare. Il credito iniziale è dimezzato: abbiamo ancora circa 6mila franchi a disposizione».
A livello di sinergie, il 10 luglio è previsto – grazie anche al grande impegno di Elia Gamboni, responsabile dell’Antenna subregionale Centovalli Onsernone Terre di Pedemonte – e probabilmente in collaborazione con il gruppo esercenti (GEO) un “concorso cocktail”. La bevanda vincitrice verrà proposta in tutti ristoranti della valle (da bersi esclusivamente con la cannuccia in paglia di segale prodotta in loco).
Due parole, infine, sulle nomine statutarie: il comitato si è ripresentato ed è stato riconfermato in corpore. I soci attuali sono circa 150 e la situazione finanziaria è buona.
L'inaugurazione ufficiale di questo valido progetto di gestione del territorio nella campagna di Russo avverrà probabilmente in occasione della grande raccolta di patate di Pro Specie Rara (400 i kg del tubero seminati). Una giornata lavorativa seguita da una festa.