Arriva ad Ascona la 27a edizione dell'evento artistico-sportivo. Per l'occasione scopriamo l'operato dell'associazione locarnese da decenni al fronte
Non sono più “i tempi d’oro” nei quali per l'occasione venivano predisposti un palco per i concerti dal vivo e svariati metri di pannelli su cui fare graffiti, nel cuore della Piazza Grande di Locarno che si gremiva di oltre 5’000 giovani. Graffiskate – che domani, sabato 5 giugno, invita allo Skatepark di Ascona per la sua 27esima edizione – col passare degli anni si è ridimensionato, ma rimane un appuntamento atteso da centinaia di ragazzi e ragazze per il prezioso momento di svago e di ritrovo che è in grado di offrire. Dopo lunghi mesi di distanziamento forzato, è proprio da questa manifestazione che ripartono le attività in presenza organizzate dall’associazione locarnese Diario e/o Tazebau.
«L'evento di domani, proposto assieme all’Associazione Skatepark Ascona, si presenta sotto una formula semplice – spiega il coordinatore di Diario e/o Tazebau, Emilio Pozzi –. Dalle 11 alle 18 si potrà usufruire liberamente dell'infrastruttura; verso le 14 avrà luogo un piccolo contest, per il quale non sono previste delle graduatorie, in cui i partecipanti potranno dimostrare le proprie abilità. In concomitanza ci saranno dei gruppi alle prese con i graffiti che creeranno dei disegni a loro scelta. Sarà anche messo a disposizione un impianto audio a cui i giovani potranno collegare telefonini o computer così che saranno direttamente loro a selezionare la musica che farà da colonna sonora alle ore trascorse insieme».
La giornata è gratuita e aperta a tutti, da chi si destreggia alla perfezione su skateboard o monopattini, a chi ha appena scoperto questa passione, fino a coloro che vogliono semplicemente assistere alle prodezze altrui o ritrovarsi in compagnia. «La fascia di età maggiormente presente alle ultime edizioni andava dai giovanissimi di 10-12 anni e anche meno, talvolta accompagnati dai genitori, fino ai 25-30enni».
L’obiettivo della manifestazione è di coinvolgere i giovani in un’attività semisportiva, artistica e ludica, dando loro modo di incontrarsi ed esprimersi. «Graffiskate è nato in un momento in cui i graffiti erano molto in voga e al contempo molto contestati, così abbiamo pensato di creare un evento dove i giovani potessero dare liberamente sfogo alla propria creatività in un ambiente che li valorizzasse. Tra l'altro alcuni hanno un talento davvero grande».
Diario e/o Tazebau è nata all’inizio degli anni 80 da un gruppo di giovani locarnesi «sognatori – li definisce Pozzi –. In quel momento non esistevano proposte per il mondo giovanile, lo Stato era assente e le problematiche che toccavano questa fascia di popolazione erano molte. La volontà era di creare degli spazi per i giovani e soprattutto di provare a fare in modo che ci fosse interazione tra loro, a livello di scambi di opinioni e di esperienze».
Una volta partiti il fermento è stato enorme. «Oltre a Graffiskate sono ad esempio nati la Discocrociera, L’Altro Sport, Musica Oltre, eventi molto frequentati che si affiancavano a piccoli appuntamenti legati ad attività più intime in cui si sviluppava tutta una serie di tematiche legate al divertimento, allo svago ma anche alle droghe, alla formazione, alla lettura. Siamo stati pure presenti per diversi anni con delle pagine su vari quotidiani ticinesi». Col tempo le istituzioni hanno preso in mano diverse situazioni relative alle difficoltà dei giovani, così l'associazione si è ridimensionata. «Siamo diventati maggiormente stanziali. Dal 1997 abbiamo il centro Palagiovani a Locarno e proponiamo attività più mirate, molto legate al mondo della musica che è un elemento che crea grande coinvolgimento, come d'altronde dimostra il gran numero di band emergenti sul nostro territorio». Nel 2003 l'associazione ha dato il via al progetto The Music Club finalizzato a promuovere i gruppi giovanili della Svizzera italiana con concerti, incisioni, emissioni radiofoniche.
«A causa del Covid – illustra Pozzi – abbiamo dovuto riformulare le nostre proposte, annullando tutte quelle in presenza presso il centro Palagiovani. Allora abbiamo cercato di fare un giro di voci tra i ragazzi per vedere cosa poteva essere messo in campo e sono state create diverse attività online. Per quanto riguarda i gruppi musicali abbiamo instaurato un’ottima collaborazione con Radio Ticino – un tempo Radio Fiume Ticino, nata in seno a Diario e/o Tazebau nel 1995 e inaugurata nel 1997 –. Attraverso The Music Club sono stati dati loro degli spazi con delle interviste condotte dagli animatori dell'emittente e la presentazione di alcuni brani. Si tratta di una vetrina notevole e molto apprezzata». La programmazione, con ad oggi una novantina di episodi, può essere riascoltara sul sito radioticino.com/portfolio/musicclub. «Con questa formula siamo riusciti ad avere una continuità di lavoro rispettando le restrizioni imposte. Al momento è il nostro progetto più importante e continueremo a portarlo avanti».
Quanto alle altre attività in programmazione, l’estate è ancora caratterizzata dall'incertezza: «Stiamo aspettando conferma per vedere se sarà possibile organizzare alcuni eventi come il campo musicale ai Grappoli di Sessa e alcune esibizioni alla Notte Bianca. Ma a settembre contiamo di poter tornare a usufruire del centro Palagiovani dove le proposte non mancheranno. Nel frattempo ci stiamo equipaggiando per implementare i servizi online e nel prossimo futuro vorremmo allestire dei pannelli virtuali con i quali è possibile fare delle fotografie ma anche esporle. L'idea è di organizzare delle mostre nel bistrot del centro, che è molto visitato, presentando gli scatti fatti dai giovani». Non si abbandonano dunque del tutto le modalità digitali sorte durante la pandemia, che però vengono declinate intrecciandole alla presenza del pubblico e dei protagonisti, nel caso specifico con dei vernissage e dei piccoli concerti. È questo un altro dei sentieri intrapresi da Diario e/o Tazebau per stare al passo con i giovani e con i tempi.