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La sfida a Brione sopra Minusio: attirare nuovi domiciliati

Intervista ai due candidati alla poltrona di sindaco della località collinare, Franco Gandin e Alessandro Bonalumi

Bonalumi e Gandin
4 maggio 2021
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I cittadini di Brione sopra Minusio il prossimo 16 maggio eleggeranno il loro sindaco. Lo scorso 18 aprile il più votato è risultato Alessandro Bonalumi (Plr), sindaco di quindicina. A sfidarlo è Franco Gandin, della formazione “L’altra Brione e indipendenti”.
Gandin, 61 anni, broker assicurativo, vanta una lunga esperienza politica: consigliere comunale dal 2000 al 2008 poi municipale e vicesindaco (capo dei dicasteri finanze, imposte e sicurezza pubblica fino al 2012 e quindi dei dicasteri educazione, salute e socialità). Trascorre il tempo libero in compagnia di famigliari e amici, ama sciare e passeggiare in montagna.
Bonalumi, 50 anni, ingegnere civile Eth-Z, titolare di uno studio d’ingegneria, docente Supsi, responsabile della logistica e dei trasporti per il Locarno film Festival, è stato municipale dal 2008 al 2012. Tra le sue passioni la barca a vela, il rampichino e le passeggiate in montagna.
Abbiamo posto loro alcune domande per capire come potrà e dovrà essere gestito il Comune nella legislatura 2021-2024.

È ipotizzabile un ritorno del tema dell’aggregazione per Brione s./Minusio? Con chi?

Bonalumi: Il discorso dell’aggregazione deve essere un discorso compreso e condiviso dalla popolazione e non imposto dall’alto. Se sarà aggregazione, importante che sia parte di un progetto esteso e completo per tutti gli aspetti legati al Comune.
Gandin: Nell’ambito dell’aggregazione i piccoli comuni come il nostro vengono dimenticati e non saranno mai rappresentati. Il rischio di perdere l’identità e di perdere l’anima del nostro bellissimo paese è eccessivo. Per cui personalmente ritengo che la soluzione migliore sia anzitutto quella di unire e condividere i servizi regionali lasciando vivere per il momento i Comuni della regione.

Quali gli investimenti prioritari per il Comune?

Gandin: Fortunatamente chi ci ha preceduto ha effettuato numerosi investimenti molto importanti per Brione. Ovviamente ci sono ancora delle problematiche pubbliche da definire e migliorare, per adeguarle alle necessità attuali nell’ambito della protezione dell’ambiente e del risparmio energetico; penso ad esempio alla Casa Erina, alle strade, eccetera.
Bonalumi: Ad oggi molti investimenti prioritari sono stati fatti, bisognerà capire come migliorare il paese con investimenti mirati e senza perdere di vista l’evoluzione dei costi e del Piano finanziario.

Quali le sfide più importanti?

Bonalumi: Garantire il riequilibrio finanziario nel lungo periodo e il buon funzionamento del Comune dal punto di vista amministrativo.
Gandin: La sfida più importante è quella di mantenere un comune vivo, abitato, vissuto e amato da molti cittadini giovani e anziani con la nostra bella piazza, i nostri esercizi pubblici, i sentieri, le montagne e la magnifica posizione privilegiata.

Le finanze comunali dipendono da contribuenti facoltosi e ciò è motivo di incertezza. Per ora il moltiplicatore d’imposta è al 78 per cento. Nei prossimi anni si riuscirà a mantenere questa situazione?

Gandin: Per poter mantenere un moltiplicatore favorevole per i nostri cittadini è necessario anzitutto creare i presupposti necessari affinché nuove famiglie vi si possano domiciliare limitando, secondo il mio parere, la possibilità di insediamento di ulteriori residenze secondarie.
Bonalumi: L’attrattività del paese sta migliorando, anche a seguito delle nuove sensibilità legate al Covid. Ci sono diverse nuove costruzioni con carattere primario che potranno garantire incrementi del gettito. L’obiettivo è il mantenimento del moltiplicatore e il ri-equilibrio delle finanze.

Brione ha un debito pubblico eccessivo e, stando al Piano finanziario 2020-2024, salirà ulteriormente nei prossimi anni: come interpretare questo dato?

Bonalumi: Il piano finanziario serve a dare un’indicazione per scegliere con cura gli investimenti da effettuare in modo che siano equilibrati. Vista la situazione bisognerà da una parte aumentare le entrate con nuovi contribuenti e dall’altra parte abbassare gli investimenti e i costi in modo da ritrovare il pareggio tra entrate e uscite.
Gandin: La via da intraprendere: aumentare il numero dei domiciliati, diminuire le residenze secondarie e ovviamente mantenere un controllo oculato delle nostre finanze e soprattutto delle nostre spese.

Il capitale proprio si sta erodendo e le previsioni del Pf per il quadriennio indicano chiusure in rosso. Quanto preoccupano queste cifre?

Gandin: Negli ultimi 15 anni il capitale proprio è costantemente aumentato fino a raggiungere lo scorso anno la quota massima. Ciò permette di assorbire eventuali disavanzi. È chiaro che non bisogna abusarne, ma la situazione è ancora tranquilla.
Bonalumi: Il capitale proprio resta abbastanza solido. All’interno del Municipio si stanno valutando le misure per garantire questa solidità anche in futuro.

Scuole elementari a Brione e dell’infanzia a Orselina, sotto la direzione di Minusio. Questa la situazione attuale. Lottare per mantenere la scuola, nonostante i costi alti, o rinunciare e trovare collaborazioni alternative?

Bonalumi: Va trovata una soluzione ideale per avere un equilibrio tra costi e benefici. La scuola nella forma attuale è troppo onerosa, si dovranno cercare delle modalità per garantire qualità d’insegnamento e costi sostenibili. I dati per i prossimi anni sono comunque confortanti e questo lascia ben sperare. Si valuteranno le diverse soluzioni, non da ultimo una scuola della collina con Orselina e Locarno-Monti.
Gandin: Sull’educazione non bisogna risparmiare ed è indispensabile che i nostri giovani possano avere una perfetta e adeguata educazione. ll nostro scopo deve essere quello di poter mantenere le sezioni della scuola lnfanzia ed elementari in collina in collaborazione con i Comuni di Orselina e di Locarno-Monti e in sinergia con la direzione delle scuole di Locarno o Minusio.

Le residenze secondarie a Brione sono molte: è un problema o un’opportunità?

Gandin: Possono diventare un problema: intanto perché rischiano di creare un comune fantasma, soprattutto durante le stagioni invernali e poi, dal punto di vista finanziario, va sottolineato che i proprietari delle residenze secondarie non pagano le imposte a Brione, ma utilizzano le nostre infrastrutture.
Bonalumi: Sono un’opportunità che bisogna però cogliere. Il Municipio si sta attivando anche in questo senso in modo da portare maggiori benefici al Comune.

I prezzi degli immobili in collina sono inarrivabili per molti: un ostacolo per nuovi domiciliati? Come ovviare al problema?

Bonalumi: In collina si possono trovare immobili per tutte le fasce di prezzo anche se prevalgono quelle di fascia medio-alta; l’arrivo di famiglie e di nuovi domiciliati è un obiettivo del nuovo Municipio.
Gandin: Purtroppo i prezzi degli immobili nella nostra regione sono elevati e impediscono l’insediamento di nuove persone, in particolare giovani, che vorrebbero domiciliarsi nel nostro Comune, ma che sono costretti a optare per altre zone non essendo in grado di pagare i terreni, le case o le pigioni, per loro troppo onerosi.