Locarnese

Nomi di vie e piazze: ‘Mancano le donne (e Flavio Cotti)’

La mozione di Verdi e Indipendenti di Locarno: aggiornare la toponomastica per rendere merito ad illustri cittadine e all'ex presidente della Confederazione

Flavio Cotti con Alain Berset a Mogno nel 2016
(Ti-Press)
3 maggio 2021
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“Chiediamo che il Comune scelga e dedichi vie o piazze, per rendere omaggio alle nostre illustri cittadine come ad esempio Gaby Antognini, Elda Marazzi, Rosita Mattei, affinché i valori e i trattamenti siano equi anche in questo ambito e si trasmetta il messaggio di uguali opportunità uniti nella diversità”. Non solo: “Che venga anche ricordato anche il nostro illustre cittadino, costantemente vicino a Locarno, consigliere federale Flavio Cotti”.

Parla di toponomastica, la prima mozione dei Verdi e Indipendenti della nuova legislatura. Una toponomastica anacronistica – secondo i consiglieri comunali Francesca Machado-Zorrilla (prima firmataria), Viktoria Kitanova, Sheila Mileto e Marko Antunovic – e che non tiene sufficientemente (o per niente) conto di diverse figure femminili degne di nota e di ricordo. Nella mozione vengono fatti i nomi di “donne di cultura come ad esempio Linda Alliata, Joe Bressani, Natalia Nordman, Franziska zu Reventlow, Patricia Roc, ma anche donne impegnate e attive in prima linea per l’adozione del suffragio universale femminile cantonale e federale come Gaby Antognini, Elda Marazzi, Rosita Mattei”. Questo, considerando che la toponomastica “è lo strumento che permette di leggere e interpretare la realtà, la società della città. In altre parole, l’insieme dei nomi delle vie e piazze sono un ritratto della situazione geografica, economica, culturale e sociale di un determinato periodo, e ci danno allo tempo stesso un quadro degli orientamenti seguiti dall’autorità e in particolare dall’amministrazione comunale”. 

Più donne cui rendere merito, dunque, ma non solo. C'è anche quello dell'ex consigliere federale Flavio Cotti, fra i nomi meritevoli cui dedicare una via o una piazza della città. Ricordano infatti i Verdi e Indipendenti che “Cotti è nato e cresciuto a Locarno. È stato consigliere comunale nella nostra città dal 1964 al 1975, granconsigliere, poi consigliere di Stato ed infine consigliere federale. Nel 1992 Flavio Cotti ha avuto l’intuizione ed il coraggio di nominare Philipp Roch, dottore in biochimica, membro della direzione nazionale del Wwf, alla direzione dell’Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del paesaggio. Flavio Cotti e Roch, nel 1992, hanno partecipato attivamente alla Convenzione di Rio, che ha gettato le fondamenta per uno sviluppo sostenibile concordato a livello internazionale e si sono adoperati in Svizzera per concretizzare la Legge sulla riduzione delle emissioni di CO², per una gestione delle foreste rispettosa dell’ambiente e per la protezione del paesaggio. Oltretutto è stato uno tra i più apprezzati presidenti della Confederazione degli ultimi decenni”.