Il Municipio, che si dice a favore della messa a disposizione del suolo pubblico per le terrazze, attende il rapporto di polizia per decidere
“Siamo chiusi ma ci trovate a bere su tutte le altre terrazze”. È l’ironica scritta che accompagna una cartina di Locarno in cui si vede una costellazione di puntini verdi che ne attorniano uno rosso. Si tratta dell’immagine di copertina della pagina Facebook del BarLume, e quel puntino diverso corrisponde alla posizione del locale ubicato in città vecchia a cui non è stata concessa la possibilità di posizionare all’esterno dello stabile dei tavolini in questo periodo pandemico di blande riaperture.
La questione tocca due aspetti, ci spiega il gerente Siro Marazza: «Da 5 anni lottiamo per poter usare la terrazza privata fuori dal bar. Adesso abbiamo ricevuto la licenza edilizia dopo l’avviso cantonale favorevole, ma non è ancora cresciuta in giudicato». La perplessità riguarda però l’uso del suolo pubblico antistante – costituito da un posteggio – che già lo scorso anno era stato concesso al locale. «Quest'anno ho fatto richiesta in anticipo, ancor prima che il Consiglio federale decidesse di aprire le terrazze, ma in quel momento il Municipio non poteva prendere decisioni. Un paio di giorni dopo l’annuncio del via libera da parte della Confederazione, spontaneamente mi ha chiamato la polizia per dirmi che avrei potuto usare il suolo pubblico alle stesse condizioni dell’anno scorso. Essendo weekend, ho detto loro che non riuscivo a prepararmi per lunedì e mi hanno risposto che non c’era problema, di chiamare una settimana prima per confermare la data». Messosi d’accordo col vicino del ristorante Cittadella con cui spartisce il posteggio per aprire insieme il 6 maggio, entrambi hanno scritto alla polizia. «A lui non hanno risposto, per cui il 6 maggio dovrebbe poter aprire, a me hanno detto che a causa dell’avviso cantonale sulla terrazza privata non mi possono concedere neanche il suolo pubblico. Tuttavia questo avviso c’era già quando mi hanno chiamato la prima volta, oltretutto è a mio favore, quindi non vedo il nesso». Diversi giorni dopo aver scritto nuovamente in polizia, mettendo in copia il Municipio, lo scorso martedì, a seguito di un post sui social, Marazza è stato contattato dal sindaco Scherrer: «Mi ha detto che il mattino dopo il comandante della polizia avrebbe dovuto parlarne con il responsabile degli esercizi pubblici, ma io non ho più saputo niente». Tutto è ancora in sospeso, dunque.
Da noi contattato, Pierluigi Zanchi, nuovo capodicastero Polizia di Locarno, spiega: «Ci sono due aspetti che sono implicati in questa situazione. Il primo riguarda un ricorso da parte dei vicini legato allo spazio esterno privato. L’altra questione, che stiamo risolvendo, è quella dell’utilizzo del suolo pubblico per permettere al bar di svolgere la sua attività. Per la concessione siamo in attesa di un rapporto da parte del capo della polizia che attesti l'idoneità del posteggio dal punto di vista di spazi, sicurezza ecc. Appena avremo il rapporto, nel caso sia tutto in regola, risolveremo in favore del locale». Zanchi tiene a sottolineare: «Come Municipio è nostra intenzione venire incontro agli esercizi pubblici e favorire il commercio, non ostacolarlo». Quanto alle tempistiche, «se il rapporto richiesto arriverà sul tavolo entro martedì, giorno in cui abbiamo riunione di Municipio, decideremo in quel momento, altrimenti lo faremo nella seduta della settimana successiva».