I rilevamenti di Cantone e Comune indicano che il tracciato piace sempre di più. Piace meno l'aspetto sicurezza. Tommasini: ”Necessario intervenire”
Le strategie per una migliore convivenza fra pedoni e ciclisti veloci su via alla Riva a Minusio stanno dando buoni risultati: la ciclopista realizzata dal Cantone, che da Mappo risale la bretella di collegamento alla A13, fino a via Rinaldo Simen, fra il mese di maggio del 2020 e fine gennaio 2021 è stata utilizzata da circa un quarto dei ciclisti che altrimenti sarebbero transitati su via alla Riva. In cifre, durante quegli 8 mesi hanno scelto il tragitto veloce in media circa 400 ciclisti al giorno (si suppone nelle due direzioni). Per altro, stando agli ultimissimi rilevamenti effettuati dal Comune (dal 9 al 16 febbraio) la percentuale dei ciclisti diretti da Tenero a Locarno che ha scelto la ciclopista è cresciuta ulteriormente, e di parecchio: lo si desume dalla differenza dei transiti in due punti di rilevamento: nel primo (ristorante L'Approdo, prima dell'imbocco della ciclopista) sono stati “catturati” 1'463 ciclisti, mentre nel secondo (Villa Colomba, dopo l'imbocco della ciclopista) 822. Il calcolo è subito fatto: sul totale dei ciclisti diretti a Locarno, 641 sono saliti sul tracciato veloce. Quindi, quasi il 44%. Tiziano Tommasini, capodicastero Sicurezza a Minusio, giudica positivamente questo ultimo dato e considera che «trattandosi febbraio di un mese “tranquillo”, bisognerà vedere se la proporzione reggerà anche più avanti. Per saperlo, continueremo a monitorare a scadenza quindicinale».
In precedenza, rilevamenti erano stati effettuati dal Comune, in più punti, a partire dalla tarda primavera del 2020 e fino alla fine dell'anno. Ne risultavano cifre piuttosto impressionanti sul numero di ciclisti che utilizzano via alla Riva (più comunemente detta Rivapiana). Al Portigon, nella sola direzione di Locarno, ad esempio, da metà maggio 2020 a metà giugno erano transitate ben 13mila 484 biciclette, ad una velocità media di 16,4 km/h ed una punta massima di 52 km/h. A beneficio delle statistiche, il giorno con più passaggi è il lunedì (3'080 al giorno in media). Nell'altro senso di marcia (verso Tenero) da metà maggio al 2 giugno i passaggi erano stati 8'089, con la stessa velocità media, una punta di 43 km/h e l'indicazione secondo cui il giorno di maggior transito medio è il giovedì (circa 2'000 passaggi al giorno). Un doppio rilevamento era poi stato effettuato a luglio all'altezza del Giardino Lago (ex Navegna): dal 14 al 25 in direzione di Locarno erano transitate 8'565 bici, mentre dal 3 al 14, in direzione di Tenero, erano stati censiti 12mila 599 transiti.
Per quanto riguarda l'autunno, continuiamo a parlare di cifre ragguardevoli: circa 7'000 transiti fra il 15 e il 24 settembre (altezza Cà di Ferro) in direzione di Locarno; e quasi 12mila transiti dal 10 novembre al 1. dicembre (altezza Villa San Quirico) ma con una velocità media decisamente preoccupante – 28 km/h – se consideriamo che la zona è primariamente pedonale. Infine, abbiamo le cifre dei transiti rilevati all'imbocco della nuova pista ciclabile da via Simen, limitatamente all'ultima settimana di novembre: in direzione di Locarno vi sono stati 535 passaggi e in direzione di Tenero 779. Pertanto, in 6 giorni i ciclisti che hanno scelto la nuova ciclopista sono stati 1'314.
Cifre e statistiche che Tommasini considera «emblematiche del gradimento della nuova ciclopista, alla quale si accompagna la nuova cartellonistica a Mappo e altre misure di moderazione fino all'ex Navegna». Tuttavia, rileva Tommasini, «il discorso riguardante l'effetto della ciclopista sui transiti lungo via alla Riva rimane condizionato dagli interventi che dovranno essere effettuati su via Rinaldo Simen. Da una parte abbiamo i lavori sui due ponti, per i quali il Comune è attualmente in fase di progettazione; dall'altra, c'è il grande tema dell'arredo e della moderazione, che continua ad essere bloccato da ricorsi attualmente al Tribunale amministrativo. È noto che l'obiettivo del Comune è migliorare la sicurezza e la percorribilità anche in bicicletta di tutta via Rinaldo Simen. Questo, in primo luogo a beneficio dei ragazzi che vanno e vengono dalle Medie della Vignascia».
Ma ciò che maggiormente preoccupa Tommasini e il suo Municipio non è tanto via Simen e la sua necessaria sistemazione, quanto la soluzione adottata dal Cantone per la nuova ciclopista Mappo-via Simen: «Abbiamo molto apprezzato l'investimento sul raccordo, che in effetti, come detto, alleggerisce non poco via alla Riva e mette ordine nel transito di bici lente e veloci e nella convivenza con i pedoni. Tuttavia, la mancanza di una separazione fisica fra la ciclopista e la corsia auto in direzione della A13 desta una certa apprensione. La sistemazione attuale è chiaramente provvisoria. Ci aspettiamo che il Cantone intervenga quanto prima per mettere le cose definitivamente a posto».