Locarnese

Multe a Luino, ticinesi alla cassa

Trovata la soluzione che permette di riscuotere anche oltre la frontiera italo svizzera le sanzioni per posteggi abusivi

Il classico “foglietto” sul parabrezza (archivio Ti-Press)
19 gennaio 2021
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Il mercato di Luino e vetture, con targhe ticinesi, posteggiate in modo selvaggio. Tanto poi, si sa, non è mica detto che la multa riesca a oltrepassare il confine italo-svizzero. Chi la pensava così, ora dovrà ricredersi. Infatti c'è chi ha trovato la soluzione per recuperare la sanzioni non pagate, che sarebbero diverse centinaia, dal 2015 al 2020.

Il sistema è apparentemente complesso, ma finora è fra i pochi che garantisce il successo. Partiamo dal caso di Luino: il Comune ha dato incarico alla Fintel engineering di Milano di riscuotere le multe non pagate da automobilisti stranieri. Questa società, dopo aver preso in appalto i crediti, avvia una procedura d'incasso civile. Lo può fare dal momento che un giudice italiano ha emesso una sentenza di condanna al pagamento; sentenza riconosciuta in Svizzera.

I contravventori, un migliaio in 5 anni

La Fintel varca il confine appoggiandosi per la Svizzera e il Ticino alla partecipata Casati & Casati di Lugano, che procede alla riscossione. «La strategia – ci spiegano Fabio Casati e Piergiuseppe Vescovi – è stata adottata qualche tempo fa dalle località attorno alla Malpensa e a dicembre abbiamo inviato tremila lettere ad altrettanti residenti in Ticino e, in qualche caso, in altri cantoni. Ora, siamo su Luino, che, attraverso la Fintel, ci ha incaricato d'incassare le multe, limitatamente ai contravventori elvetici. Ma si tratta soprattutto di ticinesi. Il periodo va dal 2015 al 2020. Le multe per divieto di sosta sono circa un migliaio e legate principalmente ai giorni del celebre mercato della località sul Lago Maggiore».

Chi verifica che i numeri di targa siano corretti e non ci siano errori? Si sa che in Ticino moto e auto possono avere lo stesso numero. «Se esistono ragioni valide, si può impugnare la multa al nostro ufficio reclami, via mail o venendo da noi. Se non c'è contestazione, l'incarto approda sul tavolo del giudice in Italia, per la sentenza definitiva. A quel punto occorre pagare, altrimenti si avvia la procedura amministrativa, che può sfociare in un precetto esecutivo».

Possibile pure la reciprocità: riscuotere in Italia multe ticinesi

I due intervistati spiegano che il sistema, che riesce a evitare le falle riscontrate finora da chi ha utilizzato altri canali, può essere pure adottato da Comuni ticinesi verso contravventori italiani. Anche in questo caso sarà un giudice della vicina penisola a riconoscere il credito e quindi la procedura potrà andare avanti. «La soluzione richiede una struttura complessa – ammettono i due intervistati –, ma noi riusciamo ad offrirla ed è una delle poche vie attuabili, che possono portare a risultati tangibili». Stando a Casati e Vescovi, riuscire a incassare le multe può avere un effetto preventivo e indurre a rispettare maggiormente le regole anche al di fuori dei propri confini nazionali. Il caso di Luino (come pure quello della Malpensa) faranno scuola: chi si troverà a dover pagare per un posteggio abusivo, in futuro starà più attento a non lasciare la macchina in divieto di sosta. Insomma, la prevenzione tramite una sanzione pecuniaria ha effetto solo se la multa viene davvero riscossa.

Senza dimenticare, infine, un'altra questione: il fatto che i furbetti riescano a evitare di passare alla cassa rischia di minare la credibilità delle forze dell'ordine che hanno comminato la multa.