Rovinate le piste da sci con una scorribanda vandalica in piena notte. Forse già individuato il responsabile
Bravata notturna nel piccolo villaggio walser di Bosco Gurin. Qualcuno, senza averne le capacità, si è messo alla guida di un gatto delle nevi, che ieri sera era stato posteggiato nella zona di partenza dello skilift in paese. Risultato della scorribanda notturna: piste da sci deturpate, danni ad alberi e manufatti, ammaccature al mezzo. Per cercare di rintracciare il vandalo, i responsabili della stazione invernale hanno visionato i filmati delle videocamere, poste in alcuni luoghi chiave del comprensorio. Ed è già stata sporta denuncia contro ignoti.
La notizia è stata diffusa tramite il profilo Facebook ufficiale di Bosco Gurin. Ecco quanto viene riferito: ”Tra le 17 di ieri e le 8 di questa mattina un gatto delle nevi (Pistenbully modello 200) che era normalmente parcheggiato all’ex partenza dello skilift in paese (Casa Pindu), è stato preso ‘in affitto abusivo’ per un’avventura notturna. I vandali hanno pensato bene di salire (e scendere) fino a Rossboda, rovinando fra l'altro le piste e alzando molta terra, non avendo abbassato la fresa. Prova ne è che oltre a essere degli incoscienti, non erano in grado di mettersi alla guida del mezzo. Piste disastrate! Non solo: strada facendo hanno abbattuto alberi, piegato ringhiere e pali e ammaccato il mezzo. Le tracce lasciate dai cingoli parlano chiaro. La Polizia si trova già sul posto per i rilievi del caso. Stiamo passando al setaccio le varie webcam poste in punti strategici, in attesa di scoprire gli autori di questa triste e vergognosa bravata”.
La direzione degli impianti di risalita ha condannato fermamente questo tipo di comportamento.
“Non solo è una stagione molto complicata – si legge infine sul comunicato in Facebook –. Ora dobbiamo pure affrontare spiacevoli situazioni come queste e correre ai ripari. Fa solo male al cuore constatare tale incoscienza e leggerezza da parte di certe persone. Domani provvederemo a rifare tutte le piste danneggiate, a testa alta, come sempre... E sì, tutto ciò è a dir poco inquietante. Grazie a tutti sin d’ora per la solidarietà”.
Poche ore dopo, sullo stesso profilo Facebook, è stato pubblicato un aggiornamento: “Abbiamo individuato al 99,9 per cento la persona responsabile, grazie a segnalazioni ricevute. La Polizia sta facendo il suo lavoro, in attesa della confessione. Non solo il malcapitato ha provato l’ebbrezza del gatto, prima anche quella del quod (moto da neve). Il tutto sotto l’influsso di alcol e lasciando tracce. Possiamo solo dire che verosimilmente si tratta di una persona a noi molto nota e conosciuta, vicina agli impianti di risalita fino a una settimana fa (licenziata poi in tronco per gravi motivi). Non serve commentare ulteriormente. Ci sentiamo sollevati”.