Nel rapporto su bilancio deficitario e moltiplicatore 2021, la Commissione, nonostante le severe critiche, propone l'approvazione, ma con riserva
“Il Preventivo presentatoci è assolutamente inaccettabile e andrebbe rispedito al mittente”. Severo, critico e preoccupato. Sono forse i tre aggettivi che meglio definiscono il rapporto della Commissione della gestione – presieduta da Bruno Bäriswyl – della Città di Locarno riguardante i conti preventivi 2021 del Comune e dell'Azienda acqua potabile, nonché la decisione del moltiplicatore d'imposta, contenuti nel messaggio municipale del 27 ottobre scorso, che verrà preso in esame dal Consiglio comunale nella seduta del 21 dicembre prossimo (alle 20.15, sala multiuso del Fevi).
Ciononostante un rifiuto “corrisponderebbe a un blocco amministrativo molto delicato in questo difficile momento”, scrivono i commissari, che propongono così al legislativo di approvarlo, ma con la riserva di “un immediato impegno del Municipio a valutare e identificare misure di rientro tendenti a una riduzione delle uscite”. Disposizioni atte a diminuire le spese che si auspica vengano presentate e discusse con la Commissione per la fine di marzo 2021, con formalizzazione a fine giugno, cosicché si possa aggiornare il Preventivo 2021.
Bilancio deficitario su cui pesa il covid-19 e che prevede, lo ricordiamo, un disavanzo di quasi 2,5 milioni di franchi, investimenti per 11,3 e un moltiplicatore stabile al 90%. Il rapporto della Gestione è duro e non le manda di certo a dire a un'autorità che a suo avviso, da anni, sta tirando un po' troppo la corda allestendo preventivi e consuntivi “con percentuali di aumenti di costo superiori rispetto a quelle delle entrate, mitigate unicamente da un forte e a volte sconsiderato utilizzo delle sopravvenienze d'imposta”; a riprova, la Commissione cita il pesante disavanzo del Consuntivo 2019 (che ammontava a 859'286 franchi).
Da tempo, quindi, la Gestione denuncia la mancanza di volontà del Municipio di contenere le uscite, licenziando ancora un preventivo troppo ottimistico, considerando “in maniera superficiale gli effetti nefasti a livello economico e sociale che la pandemia sta portando”. Il parere della Commissione, nonché suo timore, è che ci si dovrà aspettare un “disavanzo di parecchio superiore rispetto alle cifre presentate dal Municipio”; nonostante la difficoltà di allestimento dei conti dovuti all'incertezza.
“Si tratta di una situazione inaccettabile se non si intraprendono sforzi, anche impopolari, per correggere una simile prospettiva”, scrive la Gestione nel rapporto, secondo cui margine di risparmio c'è: “Nei casi di difficoltà, non essendo possibile aumentare nel breve le entrate, non vi è altra via che diminuire i costi”. Fra le spese, allora, quella considerata fra le più onerose riguarda il personale – “ben lontana dalla neutralità finanziaria” –, per cui si prevedono ancora sensibili aumenti, nonostante i ricavi siano in diminuzione.
Oltre a quelli amministrativi, onerosi sono anche i contributi che la Città versa a Cantone, Comuni e Consorzi, “uscite che non dipendono solo da noi”, come ad esempio il costo del potenziamento del trasporto pubblico dopo l'apertura della galleria di base del Ceneri.
Per la Gestione inoltre non è possibile optare per l'aumento di alcune tasse per compensare le spese, soprattutto “in questo momento di estrema difficoltà per la popolazione”, che si ritrova a fare i conti con la povertà che si aggrava e il futuro ipotecato dall'incertezza causata dalla pandemia. Così anche deplora “l'uso smodato del debito pubblico che permette allo Stato di rimandare le misure strutturali per riequilibrare la situazione, ma che aggrava le future generazioni di onere insostenibile e mette in pericolo i sistemi previdenziali”.
Nel rapporto, i commissari danno quindi alcuni spunti per aiutare l'esecutivo, invitato a rivedere in primo luogo le uscite relative ai costi del personale, sottoponendo alla Gestione bilancio e proposte scaturiti dalla perizia dello studio IQ Center, che dovrebbe contenere utili indicazioni per eventuali riforme amministrative. Si propone altresì di “ottimizzare i costi senza diminuzione delle prestazioni”, salvo quelle inutili, coinvolgendo l'impegno di direttori e capiufficio a trovare fonti di risparmio nei loro settori. Infine, si chiede di revisionare oculatamente e criticamente gli investimenti, definendo le priorità e posticipando quelli meno importanti e urgenti.
La Commissione sottolinea quindi come “il focus va ora messo su quegli investimenti che migliorano l'attrattiva e la vivibilità del territorio, che ne rilanciano le attività o che permettano dei ritorni finanziari o d'immagine della Città”. Un appello viene lanciato allora all'indirizzo dei gruppi politici, cui si chiede, in nome del bene pubblico e della collegialità, di unire le forze e aiutare il Municipio a individuare possibili fonti di risparmio.