Per portare la pianificazione alle urne servivano circa 270 firme: ne sono già state raccolte praticamente il doppio. Settimana prossima la consegna
È in teoria già ampiamente riuscita, la domanda di referendum avviata a Muralto contro la variante di Piano regolatore per il comparto della Stazione Ffs, adottata il 12 ottobre dal Consiglio comunale. Se in base agli aventi diritto di voto bastava raccogliere circa 270 firme, il traguardo è stato raggiunto, superato e in pratica già doppiato. Le sottoscrizioni sono infatti al momento oltre 530, e alcuni formulari ancora devono rientrare. Alla “Regione” lo comunicano fonti del comitato referendario alla cui base c'è Muralto Democratica, il movimento d'opposizione che ad aprile fronteggerà Ordine e Progresso (il locale Ppd) alle urne.
La domanda di referendum, corredata da tutte le firme che verranno raccolte nei prossimi giorni, sarà consegnata alla Cancelleria comunale all'inizio della prossima settimana, probabilmente martedì.
La variante di Piano regolatore, secondo i referendari, “stravolge il nostro pregiato centro città. Venuta a mancare, a seguito del posticipo delle elezioni comunali, la possibilità ad aprile 2019 di riportare nel legislativo di Muralto la nostra rivendicazione democratica, non vogliamo ora lasciare che l’eco della votazione tacita avvenuta nel 2016 stravolga il cuore di Muralto”. Il progetto che verrà sviluppato sulla base della nuova pianificazione comprende uno stabile commerciale e residenziale da 12mila 500 metri quadrati di superficie utile lorda, un autosilo al cui apice sorgerà un grande parco pubblico, nonché, dal punto di vista della mobilità regionale, il nuovo nodo intermodale, caratterizzato da diversi flussi di traffico dei mezzi pubblici e da una pensilina. Proprio per la costruzione grezza della pensilina il Consiglio comunale di Muralto, nella stessa seduta, aveva concesso un credito di 4,7 milioni di franchi.