Significativo successo per la petizione che accompagna un'opposizione al progetto. ‘Vicino c'è la Scuola dell'infanzia: mamme preoccupatissime’
Parlano di «record ticinese di sottoscrizioni», i promotori della raccolta di firme che correda una singola opposizione alla domanda di costruzione per la posa di un'antenna 5G di Swisscom sul tetto di una palazzina in via Nessi a Locarno. Le firme sono infatti 912 e il conteggio non è ancora terminato, visto che altri formulari continuano a girare. La prima “gettata” è stata consegnata per lettera raccomandata alla Cancelleria comunale. Parallelamente, contro l'ennesimo progetto di antenna si è opposta l'Associazione di quartiere Rusca e Saleggi.
Marko Antunovic, il primo firmatario dell'opposizione-petizione (nonché autore di una recente interpellanza sull'argomento), esprime soddisfazione per la massiccia adesione alla raccolta firme, ma anche costernazione «per il solito tema della mancanza di informazione. Poco o nulla si sa dei limiti oltre i quali vi possono essere problemi per la salute delle persone, e in questo specifico caso è sconcertante che si pensi di piazzare un'antenna a poche decine di metri di distanza da una Scuola dell'infanzia, di fronte al Parco Robinson frequentato dai ragazzini e nelle immediate vicinanze del Liceo cantonale di Locarno». Proprio la presenza della Scuola dell'infanzia, prosegue, «ha generato un moto di protesta senza precedenti da parte delle mamme. Molte sono seriamente preoccupate, e di conseguenza si sono date da fare come non mai per raccogliere adesioni». Altre due petizioni erano state promosse per altrettanti progetti nel quartiere Campagna: in entrambi i casi le firme raccolte erano state circa 700.
Antunovic conclude sottolineando un ulteriore aspetto: «Il proprietario dello stabile, che incasserebbe per la posa dell'antenna una cifra superiore ai 100mila franchi, non si sarebbe degnato di informare compiutamente gli inquilini. Molti lo hanno saputo dal sottoscritto. Ritengo questo modo di agire irresponsabile».
C'è, poi, l'opposizione dell'Associazione di Quartiere Rusca e Saleggi, che ricorda fra l'altro come “cantoni di Vaud, Ginevra, Zugo e Giura hanno già introdotto una moratoria all’istallazione di antenne 5G mediante la quale hanno ritenuto opportuno bloccare l’istallazione di dette antenne per effettuare verifiche sull’impatto che le radiazioni hanno sulla salute e sull’ambiente”. Infine, c'è il riferimento alla mozione dei deputati Fiorenzo Dadò, Giorgio Fonio e Maurizio Augustoni, che “ricalca le preoccupazioni degli opponenti e richiede studi indipendenti, oltre che una chiara moratoria”.