Locarnese

Locarno, l'Udc (ri)pensa alla scissione: ‘Obiettivo lista unica’

Nuovo strappo con la Lega. Bäriswyl: ‘Se trovo candidati forti, pronti a correre da soli’. Buzzini: ‘Ci risiamo. Ma occhio che poi festeggia la Sinistra’

Bruno Bäriswyl
(Ti-Press)
26 ottobre 2020
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Quattro anni dopo, la stessa tentazione: correre da sola, e lasciare dunque la Lega dei Ticinesi al suo destino. Bruno Bäriswyl, esponente forte di Lega-Udc in Consiglio comunale, ci crede; e alla stampa, convocata per l’occasione, svela il piano: «Nel prossimo mese, mese e mezzo, vedremo se riusciremo a trovare qualche candidato forte. L’obiettivo è formare una lista nostra. Ci vanno benissimo anche gli Indipendenti, visto che in Ticino continua ad esserci una certa ritrosia a farsi identificare con l’Udc. Detto per inciso, vi sono datori di lavoro che “sconsigliano” – eufemismo – ai loro impiegati di schierarsi con noi (siamo nel 2020 e faccio fatica ad accettarlo). Comunque, visto che questo è il contesto, se riusciremo nell’impresa, benissimo, e con la Lega amici come prima. Se invece non fosse il caso, rimarremo in lista con loro». Per la serie: vado a vivere da solo ma alla prima lavatrice non è escluso che mamma torni ad essermi utile.

I motivi alla base del grande (tentativo di) salto vengono espressi da Bäriswyl con il concetto dell’“utile idiota”: «Purtroppo la dinamica della lista unica è un po’ squilibrata a favore della Lega dei Ticinesi, nel senso che l’Udc porta voti alla Lega, ma i leghisti hanno piuttosto la tendenza a votare soltanto per i loro. Niente contro Bruno Buzzini, con cui si è sempre collaborato bene, ma a questo punto varrebbe veramente la pena, per noi, procedere con qualche innesto “pesante”, in grado di tirare voti e dare un senso alla separazione anche in termini quantitativi. Andrebbero bene sia democentristi propriamente detti, sia Indipendenti che si riconosca nei nostri valori».

La “campagna acquisti”, stando a Bäriswyl, è già in pieno svolgimento: «Qualcuno c’è, e parliamo di almeno un potenziale candidato molto interessante. Ma uno non basta, ce ne vogliono di più. Per questo è necessario stimolare la gente di Locarno, in particolar modo i confederati, a fare un passo avanti nella nostra direzione». Sull’eventualità che la scissione possa portare più danni che vantaggi – sia all’Udc, sia alla Lega – Bäriswyl è piuttosto fatalista: «Con una lista valida conto di poter raggiungere un 7-8%, che rappresenterebbe una buona base da poi consolidare in vista delle elezioni comunali successive».

Come accennato, non è una novità il tentativo democentrista di emanciparsi dal movimento con sede in via Monte Boglia: «Ricordo che al momento di fare le liste per lo scorso mese di aprile si era parlato di una grande lista civica comprendente il centrodestra, con Lega, Udc, Ppd e Indipendenti. Non se n’era fatto nulla perché la Lega aveva bloccato un po’ tutto; non a causa di Buzzini, ma per ordini dall’alto. Questo, secondo me, inquadra bene il momento di crisi che la stessa Lega sta attraversando».

‘Ci ha già provato una volta, ma alla fine è rimasto con noi’

Forse in crisi – come sostiene Bäriswyl – ma decisa a fare chiarezza sulla questione in tempi rapidi, «anche soltanto perché fra un attimo dobbiamo preparare i cartelloni». Lo dice Bruno Buzzini, coordinatore leghista e unico municipale di destra, almeno nominalmente: «Torna la situazione di 4 anni fa, quando Bäriswyl voleva staccarsi ma nessuno gli ha dato seguito, così è rimasto con noi». Oggi, aggiunge Buzzini, «nella lista confluiscono voti leghisti e democentristi. Se Bruno si riferisce a se stesso, ricordo che se ha sempre fatto una buona votazione personale è soprattutto grazie ai voti della Lega; non ci fossero stati quelli, non so... Faccio notare che Bäriswyl ha sempre avuto un ruolo importante nella lista unica: è stato capogruppo. È chiaro che se dovessimo separarci ci perderemmo entrambi: abbiamo visto quel che è successo 8 anni fa, quando per motivi personali la disgiunzione era andata a scapito di tutti. No, non credo sia una buona strategia, se non forse per la Sinistra, che potrebbe guadagnare il seggio che metteremmo in palio noi».