Nuovo strappo con la Lega. Bäriswyl: ‘Se trovo candidati forti, pronti a correre da soli’. Buzzini: ‘Ci risiamo. Ma occhio che poi festeggia la Sinistra’
Quattro anni dopo, la stessa tentazione: correre da sola, e lasciare dunque la Lega dei Ticinesi al suo destino. Bruno Bäriswyl, esponente forte di Lega-Udc in Consiglio comunale, ci crede; e alla stampa, convocata per l’occasione, svela il piano: «Nel prossimo mese, mese e mezzo, vedremo se riusciremo a trovare qualche candidato forte. L’obiettivo è formare una lista nostra. Ci vanno benissimo anche gli Indipendenti, visto che in Ticino continua ad esserci una certa ritrosia a farsi identificare con l’Udc. Detto per inciso, vi sono datori di lavoro che “sconsigliano” – eufemismo – ai loro impiegati di schierarsi con noi (siamo nel 2020 e faccio fatica ad accettarlo). Comunque, visto che questo è il contesto, se riusciremo nell’impresa, benissimo, e con la Lega amici come prima. Se invece non fosse il caso, rimarremo in lista con loro». Per la serie: vado a vivere da solo ma alla prima lavatrice non è escluso che mamma torni ad essermi utile.
I motivi alla base del grande (tentativo di) salto vengono espressi da Bäriswyl con il concetto dell’“utile idiota”: «Purtroppo la dinamica della lista unica è un po’ squilibrata a favore della Lega dei Ticinesi, nel senso che l’Udc porta voti alla Lega, ma i leghisti hanno piuttosto la tendenza a votare soltanto per i loro. Niente contro Bruno Buzzini, con cui si è sempre collaborato bene, ma a questo punto varrebbe veramente la pena, per noi, procedere con qualche innesto “pesante”, in grado di tirare voti e dare un senso alla separazione anche in termini quantitativi. Andrebbero bene sia democentristi propriamente detti, sia Indipendenti che si riconosca nei nostri valori».
La “campagna acquisti”, stando a Bäriswyl, è già in pieno svolgimento: «Qualcuno c’è, e parliamo di almeno un potenziale candidato molto interessante. Ma uno non basta, ce ne vogliono di più. Per questo è necessario stimolare la gente di Locarno, in particolar modo i confederati, a fare un passo avanti nella nostra direzione». Sull’eventualità che la scissione possa portare più danni che vantaggi – sia all’Udc, sia alla Lega – Bäriswyl è piuttosto fatalista: «Con una lista valida conto di poter raggiungere un 7-8%, che rappresenterebbe una buona base da poi consolidare in vista delle elezioni comunali successive».
Come accennato, non è una novità il tentativo democentrista di emanciparsi dal movimento con sede in via Monte Boglia: «Ricordo che al momento di fare le liste per lo scorso mese di aprile si era parlato di una grande lista civica comprendente il centrodestra, con Lega, Udc, Ppd e Indipendenti. Non se n’era fatto nulla perché la Lega aveva bloccato un po’ tutto; non a causa di Buzzini, ma per ordini dall’alto. Questo, secondo me, inquadra bene il momento di crisi che la stessa Lega sta attraversando».
Forse in crisi – come sostiene Bäriswyl – ma decisa a fare chiarezza sulla questione in tempi rapidi, «anche soltanto perché fra un attimo dobbiamo preparare i cartelloni». Lo dice Bruno Buzzini, coordinatore leghista e unico municipale di destra, almeno nominalmente: «Torna la situazione di 4 anni fa, quando Bäriswyl voleva staccarsi ma nessuno gli ha dato seguito, così è rimasto con noi». Oggi, aggiunge Buzzini, «nella lista confluiscono voti leghisti e democentristi. Se Bruno si riferisce a se stesso, ricordo che se ha sempre fatto una buona votazione personale è soprattutto grazie ai voti della Lega; non ci fossero stati quelli, non so... Faccio notare che Bäriswyl ha sempre avuto un ruolo importante nella lista unica: è stato capogruppo. È chiaro che se dovessimo separarci ci perderemmo entrambi: abbiamo visto quel che è successo 8 anni fa, quando per motivi personali la disgiunzione era andata a scapito di tutti. No, non credo sia una buona strategia, se non forse per la Sinistra, che potrebbe guadagnare il seggio che metteremmo in palio noi».