Locarnese

Maggia, negli eventi la plastica verrà messa al bando

Se ne discute in consiglio comunale il 26 ottobre. Credito per un nuovo posteggio (con riqualifica del vicino parco giochi)

Grandi manifestazioni solo all'insegna del riciclabile
16 ottobre 2020
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Il Comune di Maggia intende prendere le distanze dalla plastica. In occasione della prossima seduta di legislativo, infatti, sui banchi i consiglieri comunali troverano la proposta - frutto di una mozione di Simone Franceschini (Cambiare per la valle), in seguito "puntellata" da un'interpellanza firmata da Damiano Piezzi (Plr) - di introdurre, nel Regolamento rifiuti, un articolo che vieta l'uso di stoviglie, posate e bicchieri in plastica durante l'organizzazione di eventi su suolo pubblico. Un modo concreto per combattere l'inquinamento legato a questo derivato del petrolio altamente inquinante. Un passo in questa direzione è già stato compiuto dal Municipio, che seguendo le indicazioni dei due consiglieri, all'interno dell'Ascovam e in seno al Consorzio rifiuti di Vallemaggia ha caldeggiato questa proposta. Il 26 ottobre toccherà al legislativo di Maggia pronunciarsi sul tema.

Un posteggio per colmare la mancanza di stalli nel nucleo

Tra le trattande, lo ricordiamo, vi è anche un credito per la progettazione di un nuovo posteggio pubblico (capacità 32 auto e una quindicina di stalli per motociclette) in territorio di Maggia (tra "La Cantonàl", "al Stradòn" e la tratta "La Stazzion"). Operazione che, se andrà a buon fine (ammontare dell'importo 722mila franchi) consentirà di colmare la lacuna di posti auto nell'abitato. Nel contempo verrà sistemato anche il parco giochi Cantuccio, a confine con l'area interessata dal progetto. Il Comune, lo ricordiamo, dispone complessivamente di 13 aree ricreative sparse nelle sette frazioni.

A completare l'ordine del giorno vi sarà pure da approvare un aggiornamento del conto preventivo 2020, dal momento che l'emergenza del Covid ha comportato uno scostamento di 120mila franchi sulle stime iniziali. Si tratta delle misure d'emergenza che hanno garantito, all'economia locale, il necessario sostegno durante il lockdown primaverile. Con questo ritocco a entrate per 5,93 milioni fanno, ora, da contraltare spese per 11,1 milioni e un fabbisogno d'imposta di 5,2 milioni di franchi.