Locarnese

‘Convivenza scolastica? È raccontare di se stessi’

Va in scena sabato e domenica con la Compagnia Teatro Paravento ‘I compagni di scuola di mio figlio’, storie dal mondo... e dal Ticino

Luisa Ferroni e Laura Zeolla in scena
14 ottobre 2020
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Racconti di vissuto dell'altrove, ma anche di qui, locali, nell'ottica di uno scambio interculturale e della valorizzazione del patrimonio storico e sociale ticinese. È un obiettivo tutt'altro che scontato, quello perseguito dalla Compagnia Teatro Paravento di Locarno. L'ultima produzione, “I compagni di scuola di mio figlio”, è infatti un viaggio incrociato fra le storie provenienti dal mondo e quelle radicate nel nostro territorio. Lo spettacolo andrà in scena sabato 17 ottobre alle 19 e domenica alle 17 al Teatro Paravento.

«L'integrazione rappresenta un “filo rosso” della nostra produzione artistica – ricorda Miguel Cienfuegos, direttore artistico del Paravento – e lo stesso vale per temi quali l'immigrazione, l'accoglienza e la lotta al razzismo. Con “I compagni di scuola di mio figlio” indaghiamo la convivenza a scuola tra ragazze e ragazzi provenienti da Paesi lontani, oppure nati in Svizzera da genitori stranieri, con i loro coetanei svizzeri. Frequentarsi, parlarsi, confrontarsi, significa raccontare di se stessi, delle proprie radici, delle usanze, delle rispettive culture. Lo spettacolo vuole offrire un contributo ad una migliore reciproca conoscenza suggerendo a tutti di aprirsi verso l'esterno guardando in primo luogo al proprio vissuto. Per arricchirsi a vicenda». Sul palco, per la regia di Cienfuegos e su un testo da lui scritto, vi sono Luisa Ferroni e Laura Zeolla, che narrano storie africane sul colore della pelle, fiabe Maya sull'origine del mondo e anche una storia valmaggese di terra e confini.

Sotto l'egida dell'Ufficio per l'integrazione degli stranieri, che lo sostiene, lo spettacolo è parte di un trittico che comprende anche il “Varietà contro il razzismo” e “Piccoli passi”.