L'idea: destinare una parte del fondo Covid da 1,5 milioni istituito per le piccole imprese a quelle che assumono giovani in formazione
Una parte del fondo da un milione e mezzo per l'aiuto alle piccole imprese potrebbe andare a sostenere la creazione di posti di apprendistato nell'anno 2020-21. È l'idea del Municipio di Locarno, che prende atto delle poche richieste giunte dalle aziende per un credito Covid (qualche decina), “cavalca” una mozione popolare democratica e avanza la sua proposta alla commissione della Gestoine, che proprio sulla mozione dovrà esprimersi.
L'idea viene circostanziata in una lettera interna inviata da Palazzo Marcacci ai commissari. Il modello è quello della Città di Bellinzona, con la differenza che Locarno si riserva il diritto di revocare il contributo in caso di rescissione del contratto di apprendistato nel corso del primo anno. Per il resto, tutto uguale. Ovverosia “aiutare le aziende e gli imprenditori locali e stimolarli a mantenere o aumentare i posti di tirocinio”. Come? Elargendo un contributo a fondo perso una tantum di 1'000 o 1'500 franchi (da stabilire) per ogni apprendista del primo anno assunto. Con l'aggiunta di elargizioni riconosciute per i contratti di giovani tirocinanti al secondo e al terzo anno di formazione “che - a seguito di chiusure aziendali o ristrutturazioni dovute alla crisi pandemica - hanno interrotto il percorso formativo e prontamente ripreso presso un'altra azienda formatrice”. Le condizioni poste alle imprese per poter beneficare dei contributi sono avere un'attività a Locarno e dimostrare di avere assunto un nuovo apprendista.
La mozione Ppd da cui scaturisce la proposta è quella del maggio 2020, con cui il gruppo in Consiglio comunale auspicava il riconoscimento di 1'000 franchi per ogni nuovo apprendista quale reazione a un “generale rallentamento dell'economia” che va ad influire “in modo importante anche sulla formazione professionale degli apprendisti”. Questo, poiché le aziende, “già impegnate a gestire la crisi”, hanno meno tempo e risorse per la formazione, con il rischio che “molti giovani non avranno un posto di lavoro per iniziare la formazione nel prossimo anno scolastico”. I popolari democratici chiedevano inoltre che il Municipio assumesse in proprio un numero maggiore di apprendisti - oltre a quelli già in formazione, “per permettere loro di concludere l'apprendistato” -, di “favorire ulteriormente, negli appalti comunali, le imprese formatrici”, e di “instaurare una collaborazione pubblico-privato con lo scopo di aumentare la possibilità di assunzione di apprendisti”.
A Locarno le aziende formatrici sono 175, che nel corso del 2019 hanno stipulato complessivamente 114 contratti di tirocinio. “Teoricamente, quindi, con un fondo di 175mila franchi si potrebbe accordare 1'500 franchi per ogni posto di apprendista creato l'anno scorso”, calcola la Città.
L'aiuto locarnese andrebbe a sommarsi a quello di 2'000 franchi proposto dal Cantone sotto il cappello "Più duale PLUS" e incluso nel pacchetto di 6 misure urgenti a sostegno della formazione professionale. Il relativo messaggio governativo al Gran Consiglio (il 7828 del 17 giugno) va ad ampliare e ad adeguare il piano d'azione “con misure rafforzate di sostegno alle aziende formatrici e dei giovani che stanno per iniziare o hanno già avviato la loro formazione duale in azienda”.