Locarnese

Parapendista disperso, le ricerche continuano

L'operazione per rintracciare il 35enne è al quarto giorno, senza novità. Il capitano Locatelli: 'Finché ci sono possibilità, proseguiamo nel nostro lavoro'.

Le zone perlustrate dai volontari sono state tracciate su una mappa condivisa online
29 luglio 2020
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«Novità non ce ne sono. Le ricerche sul terreno e le analisi degli specialisti sono iniziate stamattina e sono tuttora in corso, sia in Ticino sia in Italia. I professionisti sono in montagna; sono sul terreno e stanno lavorando», spiega all'altro capo della cornetta il capitano Georges Locatelli, responsabile del IV° Reparto di Gendarmeria del Locarnese, nonché coordinatore delle ricerche del parapendista 35enne, disperso da sabato. Un'operazione di soccorso che continua da quattro giorni.

«Italiani e vallesani perlustrano e ripercorrono i punti dove il 35enne è già stato cercato e reagiscono a segnalazioni puntuali», precisa. Il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Domodossola ha infatti effettuato il volo lungo quello che dovrebbe essere stato il percorso del parapendista; una ricognizione fatta con un elicottero nuovo, in dotazione da oggi.

«Da parte nostra - aggiunge il coordinatore dell'operazione -, disponiamo di mezzi non indifferenti, come i partner attivi e gli uomini del Soccorso alpino svizzero. Con una buona ipotesi, posso affermare che abbiamo fatto controlli su tutto il territorio di Locarnese e Valli». «Stiamo eseguendo - continua l'ufficiale della Polizia cantonale - degli apprezzamenti con i tecnici, passando a una ricerca in punti mirati: ora si va sul qualitativo, chiedendoci quali luoghi ripercorrere. Non è una ricerca classica, visto che abbiamo una terza dimensione: l'aria. Ciò ci obbliga a uscire dal paradigma del terreno, perché con un alito di vento le distanze sono percorribili in tempi brevi; perciò le varianti si moltiplicano».

«Non siamo ancora arrivati al momento di quantificare i giorni di ricerca, che continuerà», afferma il capitano Locatelli. E sottolinea: «Fino a quando ci sono possibilità e spiragli, il nostro lavoro prosegue». Va tenuto conto che l'operazione è influenzata dalle condizioni meteorologiche - ieri ad esempio, è stata sospesa per l'arrivo di temporali -, nonché dalle norme che regolano il volo.

'Dai volontari abbiamo bisogno ora un servizio di panchina panoramica'

I volontari - «volenterosi e disponibili» - che partecipano attivamente sul terreno sono circa una settantina e hanno preso parte, lo ricordiamo, a un'iniziativa nata spontaneamente. Su questo fronte, ci sono capi settore che coordinano, affinché si scongiuri, ad esempio, il rischio di ferimenti. «Più che dire loro cosa fare, diamo loro degli obiettivi. Adesso (da parte dei volontari; ndr) abbiamo bisogno di un "servizio di panchina panoramica". Ovvero, chi partecipa va dove conosce la zona, sceglie un posto panoramico e con un binocolo guarda, guarda e guarda ancora; segnalando alla polizia qualsiasi cosa risulti insolita, non consueta, che fa nascere dubbi». Le porzioni di territorio perlustrate dai volontari sono state tracciate su una mappa, visibile online.

Le tracce del disperso

L'uomo, lo ricordiamo, era partito da Cardada con la sua vela rossa con bordo d'attacco giallo sabato, verso le 11.30. Dopo aver sorvolato le cime della Val Bognanco, in Ossola, del parapendista si sono perse le tracce. L'ultimo segnale del suo apparecchio elettronico è stato registrato alle 15.30. Le prime ricerche erano scattate nei dintorni di Domodossola e al confine vallesano, tuttavia si sono ampliate al Ticino quando si è saputo che l'antenna telefonica di Someo aveva agganciato il segnale del cellulare del 35enne alle 18.30 di sabato. Vallemaggia, Valle Onsernone, Verzasca e Centovalli sono quindi state aggiunte all'area di ricerca. Ieri le ricerche hanno avuto il supporto di un elicottero Superpuma dell'esercito.

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