Pietro Vanetti interroga l'Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli sulle modalità di cessione del pacchetto di maggioranza
Dalla vendita delle azioni della Kursaal Sa di proprietà dell’Organizzazione turistica alla Città sembrerebbe emergere una forzatura nelle procedure. È quanto viene delineato nell’interpellanza scritta da Pietro Vanetti, intitolata ‘Vendita azioni Kursaal di proprietà dell’Otlmv, tutto in regola?’.
L’atto parlamentare fa seguito alla pubblicazione, lo scorso 9 luglio, del messaggio municipale concernente un credito di tre milioni di franchi per l’acquisto di azioni della Kursaal Locarno Sa detenute dall’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli (Otlmv). Delle numerose pagine del messaggio, a non convincere Vanetti pare essere in particolare il passaggio sulle procedure (capoverso 8), dove si legge che “per quanto attiene all’Otlmv, da una verifica giuridica e sulla base dello statuto, la cessione delle azioni della Kursaal Sa da essa detenute non sono soggette al passaggio e approvazione nell’assemblea (…)”.Vanetti chiede quindi chiarimenti al Cda, in quanto “le regole alla base delllo statuto dell’Otlmv sono quelle contemplate nella Legge organica comunale”, secondo cui l’assemblea “autorizza segnatamente (…) l’alienazione o il cambiamento dei beni comunali”. Secondo l’interpellante, questo articolo significherebbe che nessun bene può essere alienato senza l’approvazione dell’assemblea.
E ancora, prosegue Vanetti: “Le azioni detenute dall’Otlmv sono beni patrimoniali che possono essere alienati seguendo le procedure purché non siano pregiudicati da interessi collettivi”. Tenuto conto di ciò, Vanetti ricorda a quali regole sottostia l’alienazione, fra cui il concorso pubblico annunciato all’albo “almeno sette giorni prima della scadenza e aperto a ogni interessato” e chiede quindi al Cda come intenda ottemperare a queste norme e se abbia proposto l’acquisto delle quote agli altri azionisti.
In ultima battuta, Vanetti ricorda una sua interpellanza precedente (febbraio 2019) nella quale chiedeva per quale motivo la Kursaal Sa non tenti di riprendersi la licenza per la gestione di grandi giochi, piuttosto che affidarsi a imprenditori privati. Una richiesta rimasta inascoltata, sebbene ad aprile dello stesso anno il Cda abbia risposto che avrebbe valutato la fattispecie.