Traffico: la strategia di Comuni, polizia, aziende di trasporto e settore turistico
Le Maldive, quelle vere, lamentano gli effetti di un turismo di massa poco incline ai compromessi ecologici. Le “Maldive di Milano”, come qualcuno ha definito la Valle Verzasca, si ritrovano in una situazione per certi versi paragonabile per via del sovraffollamento che genera un traffico non facile da contenere. Tutto sta nell'approccio ai problemi. Quello verzaschese è improntato all'analisi e alla ricerca di soluzioni. Le ultime in ordine di tempo emergono da un incontro promosso dalla Fondazione Verzasca, al quale hanno partecipato Comuni, aziende di trasporto, polizia e Organizzazione turistica.
A breve termine si parla della posa di una segnaletica informativa; della presenza di agenti di sicurezza 7 giorni su 7 a Lavertezzo (con potenziamento durante il finesettimana) per favorire la fluidità del traffico, la funzionalità della piazza di giro dei bus e la sicurezza in generale; e del presidio di un agente di sicurezza all'imbocco della cantonale a Gordola per facilitare a fine giornata l'uscita dei veicoli verso il Piano. Poi, a medio termine, sono previsti una riorganizzazione dell’assetto viario alla diga e una serie di interventi puntuali a Lavertezzo, a Brione Verzasca e a Sonogno, con l’idea aggiuntiva di pannelli informativi interattivi a Tenero o a Gordola per indicazioni in tempo reale circa la disponibilità di parcheggi in valle.
“La mobilità in Valle Verzasca è al centro dell’attenzione delle autorità locali - sottolinea in una nota la Fondazione -. Durante l’incontro, che ha coinvolto tutti gli attori direttamente interessati alla gestione del traffico – è stata decisa l’adozione di misure immediate rese necessarie per rimediare agli attuali problemi viari legati all’alta stagione e al particolare boom del turismo di montagna. Inoltre, è stata l’occasione per confermare l’importanza delle misure già adottate dal 2017 e delle opere infrastrutturali previste a medio termine”.
’Repentina impennata del turismo interno’
Quella verificatasi con l’allentamento delle misure previste durante il ”lockdown” viene definita “una decisa e repentina impennata del turismo interno, che si è riversato in particolare nelle zone di montagna e nelle valli. Si tratta di un afflusso massiccio che si confermerà verosimilmente ancora per le prossime settimane”. Già a partire da fine maggio il traffico si è fortemente intensificato, “generando non pochi problemi in più punti del territorio”. Per ovviarvi, nei fine settimana sono già attivi a Lavertezzo due agenti di sicurezza privati. Ora, dunque, un’ulteriore accelerata nelle misure, con un investimento previsto di circa 40mila franchi, suddiviso fra i vari attori.
“Per quanto concerne gli interventi più infrastrutturali, l'incontro di mercoledì ha dato l’occasione per riassumere i maggiori interventi già realizzati e quelli previsti - informa la Fondazione Verzasca -. In particolare, è stata ultimata la nuova passerella pedonale a Lavertezzo, affinché sia assicurato un passaggio pedonale in tutta sicurezza a lato della carreggiata nella tratta che si estende dal Ponte dei salti al posteggio La Monda. All’altezza dei posteggi alla diga a Gordola, inoltre, si sono realizzati i primi interventi a livello di segnaletica verticale e orizzontale, volti soprattutto a informare della presenza di un punto d’interesse e invitare i conducenti a prestare la dovuta attenzione”.
Alla diga concetto da rivedere
A medio termine, come accennato, sono previsti ulteriori importanti interventi infrastrutturali. Sempre alla diga di Gordola, è prevista una riorganizzazione completa dell’assetto viario per consentire maggiore sicurezza di veicoli, bus e pedoni. A Lavertezzo vi sarà un miglioramento della piazza di giro per i bus e una sistemazione dei posteggi in zona Misura. A Brione Verzasca, per evitare l’incrocio problematico nella strettoia nel nucleo del Paese, è allo studio un sistema semaforico per alternare i passaggi. E a Sonogno si pensa a una risistemazione completa della fermata dei bus di linea. Si sta approfondendo inoltre l’istallazione di due pannelli informativi interattivi in zona Tenero-Gordola che informi in tempo reale sulla disponibilità di posteggi prima dell’imbocco in valle.
Infine, il progetto di mobilità nell’ambito del Masterplan Verzasca 2030 – che vede attualmente in corso una fase test di un primo servizio di trasporto per i residenti – prevede anche la creazione di un sistema di trasporto Piano-Valle per i turisti, affinché quest’ultimi possano visitare la Verzasca senza utilizzare la propria automobile.
“Dal punto di vista turistico, la strategia dell’Otlmv e della Fondazione Verzasca si conferma orientata a decongestionare i punti d’interesse principali (in particolare il Ponte dei Salti e la diga) per incoraggiare una dinamica che spinga i visitatori a scoprire l’intero territorio e pernottare sullo stesso - considera la Fondazione - Si tratta dunque, oltre che di assicurare la sicurezza sulla principale arteria stradale della Valle, di preservare la qualità residenziale della Verzasca e la sua attrattività durante tutto l’anno”. Un aspetto, questo, “molto importante per la convivenza tra popolazione locale e turismo, che richiede lo sforzo di tutti gli attori del territorio”.