Locarnese

Centro sportivo di Tenero, col futuro si gioca d’anticipo

Con la quarta tappa e il nuovo stabile cambia la topografia a sud, mentre con la quinta si rivaluteranno i terreni a nord

La vasta area di cantiere per la nuova entrata a sud al Centro sportivo
(Ti-Press/Pablo Gianinazzi)
3 luglio 2020
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Dietro le alte palizzate che costeggiano parte di via Brere si prepara il futuro del Centro sportivo nazionale per la gioventù di Tenero. Ha infatti ripreso il cantiere per l’importantissima quarta tappa d’ampliamento della struttura, mentre a livello amministrativo si procede speditamente verso la quinta tappa. Cambieranno così le due entrate, con una profonda rivalutazione dei terreni a nord.  

'Adeguato il programma lavori'

A Bixio Caprara, direttore del Cst, la “Regione” ha chiesto di fare il punto nel “post lockdown”: «Mi rallegro innanzitutto per la ripresa dei lavori. Tuttavia, guardo alle conseguenze del forzato blocco di cantiere non senza una certa preoccupazione. Dopo oltre 2 mesi c'è stato un lento riavvio, il che ha determinato un adeguamento del programma lavori, che è in via di affinamento. Ricordo che questa quarta tappa d'ampliamento comprende soprattutto la realizzazione dello stabile con mensa da 400 posti a sedere, la nuova palestra, un auditorio, aule di teoria e una parte amministrativa. La nuova situazione detterà fra l'altro lo spostamento a sud dell'entrata principale al Centro sportivo, quindi oltre lo svincolo delle Brere, con l’adeguamento del parcheggio, che sarà dotato fra l'altro di adeguati stalli per i bus». La messa in esercizio del nuovo stabile era prevista per la stagione 2023 con i test necessari (specialmente alla mensa, che necessita di un adeguato rodaggio delle macchine e dei processi produttivi) nel corso dell’inverno 2022-23. «Ora - nota il direttore -, con quel che è successo a causa della pandemia, la tempistica potrebbe rivelarsi stretta: su un cantiere del genere pochi mesi di ritardo possono essere molto importanti. Sono in corso valutazioni in questo senso da parte dell'Ufficio federale delle costruzioni, che è responsabile del progetto unitamente allo studio dell'architetto Botta».

Per la mensa, uno spazio polivalente

Come è tipico nella continua evoluzione del Centro sportivo nazionale, l'arricchimento logistico presuppone l'opportunità di ripensare le funzioni di ciò che già esiste. Ne è un esempio l'attuale spazio mensa da 250 posti situato al piano superiore dello stabile Gottardo. «Con l'arrivo della nuova mensa, quella attuale verrà “superata”, ma non per questo gli spazi non potranno venire sfruttati in modo diverso. Le ipotesi di utilizzo non mancano - dice Caprara -. Una riguarda la possibile destinazione dell'area a “cucina da campo” estiva al posto della vecchia cascina attualmente utilizzata dai gruppi che alloggiano al campeggio, e che verrà demolita. Negli altri periodi dell'anno, dagli attuali spazi-mensa si potrebbe ricavare uno spazio polivalente adatto sia per alcune discipline sportive come la lotta o la danza, oppure per altre attività di teoria».

Il Centro sport natatori

Grandi manovre sono come detto previste, nell'ambito della quinta tappa, anche a nord del Cst. L'investimento caratterizzante sarà il Centro sport natatori per nuoto, nuoto sincronizzato, pallanuoto e tuffi con piscine interna olimpica e per i tuffi, ed esterna per il nuoto. Attualmente si sta lavorando intensamente al progetto definitivo con l’auspicio di presentarlo in parlamento nel prossimo anno. Il progetto "Rimini" era stato scelto nel contesto di un concorso di architettura svoltosi nel 2017 vinto dai giovani architetti dello Studio Burkhardt e da Stücheli Pestalozzi Schiratzki di Zurigo.

Non è tutto, perchè sempre nell'ambito della quinta tappa molto cambierà nella zona di via Naviglio, che sarà letteralmente spostata.  Accanto all'attuale “casa ospiti”, sfruttando un'ulteriore superficie di 10mila metri quadrati pure di proprietà della Confederazione, verrà realizzato il primo dei tre nuovi ostelli. Ricorda Caprara che «dovrà rimpiazzare - con una certa urgenza - il primo ostello in assoluto del Centro sportivo, ovvero la cosiddetta "casa gialla", risalente ai primi anni '20 del secolo scorso, che ancora è in funzione dietro la palestra Gottardo ma che per motivi tecnici dovrà essere demolita ».

Più calcio, rugby, baseball e atletica

Rimanendo a nord, dovranno essere sistemati anche i campi in erba situati a sinistra scendendo dal cavalcavia sulla direttissima. «Acquistati nel '97, sono stati messi a livello e vengono utilizzati in modo estensivo perché mancano accorgimenti importanti come i drenaggi, l'irrigazione e l'illuminazione. L'idea - anticipa Bixio Caprara - è di sistemare tutta l'area realizzando due campi di calcio che all'occorrenza potranno diventare campo da rugby, creare due installazioni per il baseball e una zona lanci per l'atletica, mantenendo il tiro con l'arco in zona periferica, dov'è attualmente. Poiché per noi è estremamente importante, il verde attuale rimarrà dunque tale, ma dovrà essere debitamente attrezzato per consentirne un utilizzo sportivo il più possibile tecnicamente corretto».

Guardando alle Federazioni

Al discorso in divenire dei nuovi ostelli è tra l'altro legato quello dei centri nazionali di prestazione e di formazione, sullo stile di quello già esistente a Tenero per il nuoto. Secondo Caprara «molto dipende dalle diverse Federazioni, perché sono loro a decidere dove organizzare un proprio centro di prestazione e di formazione. Il Ticino, con la Scuola professionale per sportivi d'élite e ad esempio con il Liceo bilingue, propone già un'offerta formativa interessante. Le premesse per sviluppare queste realtà a beneficio dei giovani talenti dello sport svizzero ci sono tutte».