Il sindaco Pissoglio: 'È prevista in giornata la chiusura degli spazi. Nelle zone di svago sul lago valgono le disposizioni di distanza fisica'
«Lidi e bagni pubblici restano chiusi. Lo dice l'ordinanza Covid-19 e lo ha confermato ancora lo Stato maggiore cantonale di condotta», spiega contattato da 'laRegione' il sindaco di Ascona Luca Pissoglio. «Non ne sapevamo nulla», commenta ancora il primo cittadino, che a sua volta tiene a sottolineare il divieto di apertura, aggiungendo che oggi polizia comunale e cantonale provvederanno alla chiusura delle superfici.
La conferma arriva dopo che ieri il bagno pubblico - gestito da Pro Ascona - è stato preso d'assalto da numerose persone che hanno messo il costume e steso asciugamani per trovare refrigerio e tregua dal solleone, trascorrendo qualche ora all'aria aperta e, perché no, tuffandosi in acqua. Un'apertura decisa forse per incomprensione e, soprattutto, all'insaputa del Municipio che deve «ottemperare alla linea Covid-19».
E come regolamentare la balneazione lungo le aree di svago pubbliche e passeggiate a bordo lago? A questo proposito il sindaco risponde chiaramente che «come lungo i fiumi, non possiamo impedire alle persone di fare il bagno». Tuttavia, in questi luoghi qualora fosse necessario intervenire si farà capo alle direttive su distanza minima e assembramenti con più di cinque persone per sanzionare coloro che non rispettano le regole.
Il capodicastero Sicurezza Tiziano Broggini - interpellato da 'laRegione' - ha confermato quanto dichiarato dal sindaco.