Locarnese

Ppd Locarno, l'obiettivo è minimo ma chiaro: mantenere i 2 seggi

L’assemblea della sezione cittadina ha calato i suoi assi per le Comunali del prossimo 5 aprile. Non si ripresenta Caroni.

La squadra per il Municipio: da sinistra Chikhi, Akai, Giacometti, Cotti, Angelini, Jegen e Scaffetta (Ti-Press/F.Agosta)
21 gennaio 2020
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I popolari-democratici di Locarno, insieme ad alcuni Indipendenti, sono pronti per le elezioni comunali del 5 aprile. L’assemblea sezionale cittadina si è riunita questa sera per presentare la lista ‘Per Locarno (Ppd e Indipendenti)’ con i sette nomi dei candidati al Municipio, accolta dagli applausi dei tanti partecipanti (le sedie non sono bastate).

Per la scuderia 'azzurra' correranno volti noti come l’uscente Giuseppe Cotti (capolista, contravvenendo al canonico ordine alfabetico, per sottolineare la continuità), Alberto Akai (neopresidente sezionale), Barbara Angelini Piva (capogruppo) e Mattia Scaffetta (attualmente consigliere comunale) e volti nuovi: Slimane Chikhi, Martina Giacometti e Luca Jegen.

Omaggiato Paolo Caroni

La platea ha poi salutato con riconoscenza il vicesindaco Paolo Caroni che, dopo dodici anni nell’esecutivo, ha deciso di non ricandidarsi. Dopo i ringraziamenti, Caroni, eletto lo scorso anno in Gran Consiglio, non ha mancato di lanciare il suo messaggio che vede Locarno quale «città propositiva e piena di progettualità», dicendosi sicuro che il Ppd «farà la sua parte anche in futuro».

'Un laboratorio di idee e di proposte aperto a tutti e per tutti'

Al suo intervento, segue quello di Giuseppe Cotti che, dopo i debiti ringraziamenti al collega di Municipio, ha sottolineato l’importanza di «rivendicare tutto ciò che abbiamo contribuito a realizzare in questi anni per la Città». Si è quindi soffermato sul concetto guida della campagna: «La lista intende essere un laboratorio di idee e di proposte aperto a tutti e per tutti».

L’obiettivo è cristallino: «Mantenere i nostri due seggi in Municipio e aumentare se possibile quelli in Consiglio comunale», ha proseguito Alberto Akai. Consapevoli che sarà «una battaglia serrata, che andrà affrontata con una nuova linea che mette l’accento su ‘popolare’», continua. Una scelta che mira a colmare il divario fra politica e popolazione, con «l’apertura alla società civile e a candidati indipendenti». Akai nominato per acclamazione presidente sezionale (succedendo ad Angelo Pelloni), non ha mancato di ringraziare, emozionato.

Fra i partecipanti all’assemblea, si sono annoverati anche il presidente cantonale Fiorenzo Dadò, il vice Giorgio Fonio, nonché il già consigliere di Stato Luigi Pedrazzini. «Le comunali sono decisive: l’atto politico più sentito a livello comunitario», ha preso parola Dadò. «Per il nostro partito non è un momento esaltante (e dura da anni). Per dargli un futuro non possiamo perdere consensi in queste elezioni – esorta –. La responsabilità è enorme ed è di tutti e il partito cantonale è al vostro fianco».