Locarnese

Asilante ucciso a Brissago, i famigliari ricorrono

L'avvocato Yasar Ravi impugna il decreto d’abbandono emesso per l’agente che nel 2017 sparò al 38enne dello Sri Lanka

I fatti avvennero nel nucleo della località di confine (Ti-Press)
24 novembre 2019
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Nuovo capitolo per la vicenda del richiedente l’asilo ucciso nella notte del 7 ottobre 2017 a Brissago da un agente della Polizia cantonale. Yasar Ravi, avvocato della famiglia della vittima, ha impugnato il decreto di abbandono, firmato lo scorso mese dal procuratore pubblico Moreno Capella, nei confronti del poliziotto che aveva sparato.
Capella, che aveva approfondito l’ipotesi di omicidio intenzionale, ha concluso che l’agente ha agito in modo proporzionato alle circostanze e ha quindi archiviato le accuse.
Ravi, come anticipato dalla Rsi, ha però deciso di rivolgersi alla Corte dei reclami penali, poiché il caso, a suo dire, dev’essere esaminato e giudicato da una Corte e non unicamente da un procuratore pubblico. L’avvocato dei famigliari del richiedente l’asilo punta inoltre il dito su la scarsa chiarezza relativa agli accertamenti effettuati per determinare la posizione precisa delle persone al momento dei fatti. Imprecisioni che, secondo lui, hanno portato i periti a conclusioni sbagliate. Ricordiamo che Capella, per il suo decreto d’abbandono, si è affidato alle conclusioni degli esperti del Forensisches Institut della polizia di Zurigo. Un ente che per Ravi non poteva essere imparziale.

I fatti

La notte di 7 ottobre di due anni fa in un alloggio nel nucleo del comune di confine un richiedente l’asilo 38enne, originario dello Sri Lanka, si era avventato su altri due asilanti con due coltelli. Sul posto per il primo intervento giunsero una pattuglia della Polizia cantonale e una pattuglia della Polizia comunale di Ascona, allontanatasi in breve tempo per un altro intervento. Visto il coinvolgimento di diversi richiedenti l’asilo è stata quindi richiesta anche una seconda pattuglia della Polizia cantonale che ha raggiunto il luogo.

Gli agenti all’esterno dello stabile hanno preso contatto con due richiedenti l’asilo facendosi accompagnare all’interno dell’edificio. Stando alla ricostruzione, sul pianerottolo di un appartamento è uscito all’improvviso dalla porta un terzo richiedente l’asilo che, brandendo due lame, si è scagliato contro i richiedenti l’asilo, che accompagnavano gli agenti intervenuti. A garanzia dell’incolumità di tutti i presenti, l’agente della Polizia cantonale ha sparato con la pistola ferendo gravemente l’aggressore.

I poliziotti hanno da subito prestato i primi aiuti all’uomo e successivamente sono giunti i soccorritori del Salva che, dopo vani tentativi di rianimazione, non hanno potuto far altro che constatarne la morte. Gli agenti e gli altri richiedenti l’asilo presenti non avevano riportato ferite.