La Gestione lamenta un 'procapite' nettamente sopra la media cantonale e chiede di trovare 'al più presto' sinergie con Locarno o sul Piano
“È necessario trovare al più presto delle sinergie virtuose che sostengano il principio dell’economicità. Questo anche in assenza della decisione del Gran Consiglio relativa alla nuova Legge sulla polizia, che vedrebbe, in caso di Corpo strutturato, lievitare i costi pro capite in modo esponenziale e non giustificabile”.
Nelle sue considerazioni sul preventivo 2020 la commissione della Gestione del Consiglio comunale di Minusio torna a toccare il tema della futura Polcomunale: un tema in qualche modo “irrisolto” – o più che altro condizionato dagli eventi decisi a un livello superiore – dopo la separazione di Minusio da Muralto e la creazione di un Corpo proprio. Corpo che è formato oggi da un comandante, 10 agenti operativi, un non operativo e due ausiliari. Punto focale delle preoccupazioni gestionali è il costo complessivo del Corpo di polizia di Minusio: 1 milione 774mila 700 franchi, il che equivale ad un costo procapite di 240 franchi, ovvero ben al di sopra della media cantonale, che si assesta a 160 franchi. E se dal parlamento dovesse emergere la soluzione dei Corpi strutturati “15+1”, il balzello per Minusio – volendosi mantenere autonomo – sarebbe significativo, con un costo procapite oltre i 260 franchi.
Urge quindi, per la Gestione – sull’onda di quanto detto e ribadito in Consiglio comunale a più riprese nel corso degli ultimi anni – guardare oltre le frontiere comunali cercando, appunto, “sinergie virtuose”. Relatore del rapporto unico sui preventivi è Dante Pollini, che raggiunto dalla “Regione” specifica quanto sia «importante trovare – e prima ancora iniziare a cercare – sinergie efficaci e finanziariamente convenienti. O con la Città polo, oppure con la Polizia intercomunale del Piano. Attualmente la Polcomunale di Minusio ha un costo oggettivamente eccessivo. Vanno trovate soluzioni economicamente più ragionevoli, sempre mantenendo un servizio all’altezza. Non è in discussione la gestione della polizia; semplicemente i suoi costi».
‘Prima aspettiamo la Legge’
Tiziano Tommasini, capodicastero Polizia, il “refrain” delle sinergie l’ha ormai imparato a memoria. Ma non dà l'idea di farsi impressionare: «La premessa è che bisogna attendere uno sviluppo in materia di Legge sulla polizia. È quindi prematuro prendere decisioni. Minusio rientra nell’ambito del Polo e grazie a questa collaborazione – sulla base di un contributo in unità operative – ha una copertura sul 24 ore del 70-80%. Inoltre, siamo all’avanguardia per quanto riguarda il servizio di prossimità. Dal punto di vista della qualità del servizio siamo molto tranquilli perché abbiamo risposto alle esigenze di copertura espresse dai cittadini. A margine delle questioni legislative, è importante il lavoro svolto dal presidente dell’Associazione polizie comunali ticinesi, Dimitri Bossalini, in difesa delle polizie “storiche”, che conoscono il territorio. C’è da sperare che questa visione si affermi definitivamente e che ne emerga, per noi, la possibilità di continuare ad essere autonomi».
Interrogato sul costo procapite, che a Minusio è nettamente maggiore rispetto alla media cantonale, Tommasini risponde che «in termini generali la sicurezza costa e noi siamo un Comune solido finanziariamente, dove i cittadini chiedono un certo tipo di servizio. Quanto al costo procapite, la cifra può ingannare. Dipende sempre da quali poste vengono conteggiate. Non tutti i Comuni agiscono alla stessa maniera».